Garda, il turismo si fa in quattro

Un accordo di programma che coinvolge quattro province, Brescia, Trento, Mantova e Verona, firmato in uno dei posti più suggestivi del Benaco, l’isola del Garda, a testimonianza della necessità di valorizzare le bellezze lacustri. La posizione dell’isola, luogo della firma, al centro del lago ha avuto un ruolo simbolico nell’unire ieri le quattro province con un unico intento. In sostanza, le realtà provinciali si sono trovate concordi nella necessità di attuare un piano comune di promozione e valorizzazione del territorio gardesano. Hanno quindi firmato un progetto per la promozione integrata del Garda, teso a rilanciare nel mondo l’immagine di una destinazione turistica sempre più orientata al perseguimento di una ospitalità di qualità e ricca di proposte d’eccellenza, che verranno d’ora in poi presentate in modo unitario. «Si tratta – commenta il presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli – di un impegno turistico importante per le nostre province, un impegno che condizionerà la politiche d’immagine del nostro lago». Gli fa eco Ermes Buffoli, assessore bresciano al Turismo, che aggiunge: «La nostra provincia viene spesso ancora intesa come una realtà a cui si associa un marcato sviluppo industriale e, più recentemente, una considerevole maturazione della net-economy. Si sta però sempre più consolidando la consapevolezza del consistente apporto del comparto turistico all’economia bresciana nel suo complesso, comparto al quale il lago di Garda contribuisce in modo determinante con il 60% dell’intero giro d’affari». Anche Mantova è tra le province coinvolte: Roberto Pedrazzoli, assessore alla Cultura della Provincia, sostiene che «l’alto Mantovano in particolare ha molto da offrire e molto da ricevere: il paesaggio morenico, i luoghi culturali, le tradizioni sociali ed enogastronomiche, l’ospitalità degli agriturismi rappresentano un potenziale di prim’ordine da offrire allo sviluppo turistico con la gelosa determinazione di conseguire una crescita rispettosa delle caratteristiche ambientali, vero patrimonio di questi bellissimi luoghi». «Questo progetto – ha commentato Davide Bendinelli assessore al Turismo della Provincia di Verona – è un’occasione unica, grande e strategica per la quattro province; è un opportunità di sviluppo non solo territoriale ma anche sociale, economico, culturale e artistico. Occorre quindi pianificare insieme un intreccio di iniziative mirate, sostenute da un’adeguata viabilità, trasporti efficienti, servizi alla persona in termini di ospitalità e ristorazione, occasioni di intrattenimento, attività commerciali ed artigianali tipiche. Il punto di arrivo di questo percorso sarà il riconoscimento di un sistema turistico interregionale, che contribuirà a rendere il territorio del lago una delle più importanti destinazioni d’Italia». Infine la Provincia autonoma di Trento che è stata incaricata di redigere materialmente il progetto, rappresentata ieri dal suo presidente Lorenzo Dellai: «La firma è stata apposta oggi, ma l’accordo di programma tra le province è definito da tempo e quel che vuole raggiungere è la capacità di mettere in campo iniziative adeguate in grado di realizzare una promozione unitaria del lago. Oltretutto, un’importante innovazione contenuta nella legge 29 marzo 2001, numero 135 “Riforma della legislazione nazionale del turismo” è rappresentata proprio dall’introduzione della definizione dei sistemi turistici locali, intesi quali contesti omogenei e integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale».