domenica, Aprile 28, 2024
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Attesi i rimborsi degli espropri per la tangenziale. E l'Anas attribuisce la colpa al governo

Gli agricoltori insorgono

Non è certamente a placare gli animi la riunione che si è svolta ieri mattina in comune a Castiglione delle Stiviere tra il sindaco Sigurtà, il legale della Coldiretti e gli agricoltori «espropriati» dei terreni serviti per la tangenziale di Castiglione. Addirittura la situazione si è talmente aggravata che i circa trenta interessati presenti ieri hanno dato mandato al legale di redigere un esposto alla Procura della Repubblica per il fatto che, nonostante gli impegni presi, non ci siano notizie da parte dell’Anas e da parte delle ditte coinvolte, del denaro che dovrebbe finire in tasca agli agricoltori.Come è noto infatti, nonostante siano trascorsi gli anni, a coloro a cui era stato espropriato del terreno non è ancora stato corrisposto tutto quanto il denaro: manca circa il 20%, per un totale approssimativo di 5 miliardi di indennizzi. Il segretario cittadino della Coldiretti Claudio Magagnotti, a nome di tutti quanti, ha precisato i termini di questa azione: «L’Anas, che abbiamo contattato oggi anche attraverso il sindaco, dice che il denaro non arriva perché il governo di Roma non firma il decreto. A noi però aveva già detto che a pagarci avrebbe dovuto essere la ditta esecutrice della strada. A questo punto, se il denaro non c’è più, la procura indaghi su dove è finito». Durante l’incontro di ieri gli animi erano piuttosto riscaldati e non sono mancate le critiche sia all’Anas che al governo centrale di Roma. Qualcuno non ha mancato di rimbeccare anche l’amministrazione comunale, alla quale aveva chiesto barriere antirumore, che non sono ancora state messe. Per la verità il sindaco Sigurtà, anche ieri, dopo avere scritto una lettera alla fine di aprile, ha interpellato nuovamente l’Anas per la richiesta del denaro di pagamento del terreno espropriato agli agricoltori: la risposta telefonica è stata quella citata relativa alla mancata firma del decreto da parte del governo. «Attenderemo ancora qualche giorno – ha detto Magagnotti – e poi prenderemo appuntamento a Roma con il nuovo governo per avere chiarezza. Se non ci riusciremo il nostro avvocato Anghinoi ha già ricevuto l’incarico di provvedere, a nome di tutti i trentra soggetti coinvolti, di effettuare una causa civile. Chiederemo che vengano costretti a pagare coloro che lo devono fare e vorremmo anche gli interessi maturati negli anni. Il sindaco Sigurtà ha espresso solidarietà per la difficile situazione di questi «ex» proprietari dei terreni.

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