lunedì, Gennaio 20, 2025
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Ultima giornata dei campionati del mondo di braccio di ferro con atleti di 28 nazioni. L’americano Dean (260 kg) ha lavorato con Stallone

I forzuti a caccia del titolo

Ha partecipato al film «Over the top», con Sylvester Stallone. E adesso è qui, sul lago. Pesa 260 chili e, quando si muove, ha bisogno di essere sorretto dagli amici. Il bastone gli consente di camminare per cinquanta, cento metri. Non di più. Siede, e occupa (da solo) mezza panchina. Lo statunitense Clive Dean è uno dei personaggi più… solidi dei campionati mondiali di braccio di ferro, che si stanno disputando a Gardone Riviera. L’altra sera (si fa per dire, dato che le gare sono terminate a notte fonda, attorno alle 3) Clive ha dovuto accontentarsi dell’argento, nella categoria dei supermassimi che usano il sinistro, battuto da un russo, Alan Karaev, guardia del corpo di un generale. R.J. Molinere, pure lui giunto d’oltre Atlantico, di ori se ne è aggiudicati due, tra i master (più di 40 anni di età), prima col destro, poi col mancino. Un tipo particolare, con una lunga treccia. Al termine di ogni incontro, si inginocchia e batte i pugni sul petto, regalando un tam tam da tribù pellerossa. Nella categoria fino ai 90 chili ha vinto lo slovacco Jan Germanus, un professionista, sostenuto da un gruppo di sponsor. Detiene il record mondiale di power lifting. Si tratta di un sollevamento pesi particolare, effettuato stando sdraiati di schiena su una panca. Ebbene, Germanus ha alzato 290 chili. E gli italiani? Tra i master, fino a 100 Kg., Mauro Callegaro ha conquistato l’oro col sinistro e l’argento col destro, superato da Gary Ray. Il veronese Massimo Gasparini è arrivato secondo nei 90 Kg. Terza la bergamasca Annarella Brevi, che pesa più di 80 Kg.: si è dovuta inchinare a una russa e a una turca. Tutte qua le medaglie della giornata inaugurale. Con la speranza (ieri sera, a tarda ora, e oggi) di migliorare. Dare un’occhiata sotto il tendone collocato nel parcheggio ai piedi del centro sportivo «La terrazza» è come effettuare il giro dei vari continenti, tra ricchezza e miseria. Gli ottanta atleti Usa, con le loro tute sfavillanti a stelle e strisce, sono pieni di vitamine e di dollari. Fanno claque, incitano, fischiano, urlano. E all’ora di pranzo molti vanno al «Fiordaliso», dove Claretta Petacci incontrava Benito Mussolini. Mangiano (bene) e spendono. Comprano magliette e tute ricordo. In poche ore i fotografi hanno preparato un book che potrebbe suscitare l’invidia di una top model. Centinaia di immagini, in vendita a otto dollari ciascuna, 15 mila lire. I russi, una decina, sono invece molto spartani. Panini, uova sode e tante fame. Una sera, al Grand Hotel, hanno spazzolato gli avanzi della cena del Rotary. Per i giapponesi, grandi bevute di birra alle 9 del mattino. Gli svizzeri li noti perchè sventolano in continuazione una bandierina rossocrociata. E poi armeni, ceki, turchi, ungheresi, lituani, brasiliani (i più folcloristici, ma anche i meno forti). Molti girano col «manicotto» di lana sul braccio: serve a tenere caldi i muscoli. Questi «armadi» fanno venire in mente Linus, con la sua copertina. Si entra senza pagare il biglietto, per assistere a uno spettacolo ricco anche di odori e di umori. Sudore e profumo (acre) di olio canforato. Chi attende il proprio turno e chi mangia una pizza. Mogli che incitano i mariti, e bambini che giocano rincorrendosi tra le seggiole. Centinaia i curiosi, altrettanti gli appassionati. Dopo le Tv nazionali (Rai 3, Tele Montecarlo), ieri sono arrivati gli operatori di Egitto e Ungheria. Mentre i vigili urbani, all’esterno, hanno il loro da fare con gli automobilisti che, a volte, parcheggiano come capita. Oggi ultima giornata, con inizio alle 10.30. Gareggeranno uomini e donne, col braccio destro. Categorie: 55 Kg., 65, 75, 85, 110, oltre (i maschi), 45, 55 e 65 (le femmine). Al termine, il supermatch tra i più forti, con l’assegnazione al vincitore di un premio di mille dollari. Per le premiazioni, annunciato l’arrivo di numerose autorità. Il sindaco di Bagolino, Marco Scalvini, addetto stampa e uomo che cura i rapporti col mondo politico, consegnerà (a nome del suo paese) trofei ai due migliori italiani, oltre a un riconoscimento particolare all’atleta che si sarà distinto per simpatia, grinta, risultato e comportamento sportivo.

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