venerdì, Maggio 3, 2024
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Iniziativa anti-prostituzione con carabinieri e polizia locale a pattugliare la statale 11: l’esperimento del Comune funziona

I gazebo scacciano le lucciole

Cinque gazebo illuminati sotto cui si esibiscono dei giocolieri e artisti di strada; e le persone si ritrovano per giocare a carte, mangiare insieme e stare in compagnia «riappropriandosi» del territorio. Il tutto ai bordi della ex statale 11, nota come «strada del sesso» per l’alta concentrazione di prostitute. È lo scenario che da due giorni, dalle 22 sino a oltre l’una di notte, si è presentato a chi percorreva l’arteria in territorio di Castelnuovo.Ha infatti preso il via il progetto «Illuminiamo le lucciole», voluto dall’amministrazione comunale e organizzato in collaborazione con carabinieri, polizia locale, i quali hanno coperto il territorio con un andirivieni di pattuglie, Ulss 22, Dimteatrocomunale e protezione civile di Castelnuovo.«Ma con loro», spiega l’assessore Ezio Bassi coordinatore del progetto, «ci sono anche associazioni locali e molti cittadini. Da loro siamo partiti, illustrando la nostra idea in due assemblee pubbliche a Cavalcaselle e Castelnuovo, le località del Comune colpite dal fenomeno della prostituzione». «Tutto nasce dalla stanchezza di convivere con una sorta di occupazione del territorio sovraffollato da queste signorine. Quando abbiamo saputo che anche in provincia di Modena l’avevano attuata ci siamo detti che non c’era motivo per non provare anche noi».Gli incontri con la popolazione, sottolinea Bassi, hanno confermato «le difficoltà di questa forzata convivenza e il timore di non poter far nulla di concreto contro un fenomeno così esteso e che pare inattaccabile. Ma in tutti c’era anche la voglia di voler fare qualcosa. La strategia è stata delineata insieme ai carabinieri della atazione di Peschiera: nulla a che vedere con le ronde, ma una occupazione civile degli spazi, una presenza passiva e nessun contrasto diretto perché ciò resta di esclusiva competenza delle forze dell’ordine». Precisa poi:, «L’obiettivo è colpire gli interessi che girano intorno a questo traffico e non le persone».E «Illuminiamo le lucciole» qualche segnale lo ha dato. «Abbiamo visto avvicinarsi alle postazioni anche persone che non avevano partecipato agli incontri. E tutti si sono poi dimostrati felici di aver fatto qualcosa. E quanto di concreto si possa fare lo dimostra un episodio: il nostro gruppo era fermo a uno dei gazebo a pochi metri da una di queste signorine, ed era lei a essere isolata: nessuno le si avvicinava perché quel luogo era ritornato a essere spazio pubblico».«Questo è il messaggio che vogliamo lanciare e speriamo che tutta Castelnuovo voglia e sappia essere unita in questo, perché “Illuminiamo le lucciole” può essere messo in campo ogni volta che lo si vorrà». «Non pensiamo di aver scoperto niente di eccezionale: ma cosa succederebbe se i Comuni si coordinassero in questo senso? Il territorio è di tutti: forti di questa convinzione», conclude Bassi, «riusciremo anche a riprendercelo».

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