domenica, Aprile 28, 2024
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Parte da Bogliaco un lungo viaggio per la Terrasanta

I ragazzi di Homerus e di Exodus diventano ambasciatori di pace

Un progetto da tempo nel cassetto e che finalmente verrà attuato. Un sogno: lanciare un messaggio di pace in una delle zone più calde del pianeta, consegnando personalmente un annuncio di fraternità. Tutto attraverso l’opera di un paio di associazioni ormai note a livello nazionale, entrambe impegnate a sconfiggere due generi di marginalità diversa, determinata in un caso dal forte handicap fisico (la cecità); dall’altro da debolezza psicologica, che conduce alla tossicodipendenza. L’associazione bresciana Homerus (vela per non vedenti: la sede è a Bogliaco di Gargnano) ed Exodus (il sodalizio di don Antonio Mazzi, impegnato nel recupero di ragazzi con problemi di droga) faranno rotta verso la Terrasanta. Un lungo viaggio, programmato tra ottobre e dicembre. Ne parla Alessandro Gaoso, ex campione di vela ed anima di Homerus: «Tutto nasce dall’esigenza di fare qualche cosa di rilevante con i nostri ragazzi e, allo stesso tempo, dalla volontà di affermare l’importanza della pace. Coltiviamo l’idea da molto tempo». E così, dopo avere compiuto lo scorso anno il periplo dell’Italia nell’ambito del progetto «Le Repubbliche Marinare», incontrando il Papa e il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Homerus ed Exodus lanciano questa nuova e più difficile sfida: «Le nostre 4 repubbliche hanno guerreggiato per centinaia di anni e ora i loro simboli sono uniti all’interno della bandiera della Marina: segno che la pace si può raggiungere. Questa bandiera ci è stata regalata dalla Marina militare, mentre la Lega navale ci ha donato il cofanetto per custodirla. Noi porteremo un altro vessillo che, al suo interno, contiene le bandiere di Israele e Palestina, unite da quella del Vaticano». L’equipaggio sulla barca di Exodus sarà composto da 5 ragazzi della comunità e da 5 di Homerus. A bordo anche alcuni volontari. Ottobre servirà ad attraversare il Mar Egeo e raggiungere la città di Haifa. A novembre sono in programma incontri e contatti, mentre dicembre riporterà a casa tutti, attraverso un lungo giro al largo delle coste africane. Molti i sostenitori del progetto: il Rotary Club di Salò e Desenzano, l’Aidda (donne dei dirigenti d’azienda). Coinvolte anche associazioni di Gerusalemme, l’Ordine dei Cavalieri di Malta che di recente hanno consegnato i simboli di pace da portare in Palestina: una pergamena con citazioni evangeliche, il gagliardetto dell’Ordine di Malta e la pianta di San Giovanni, un importante simbolo dei Cavalieri di Malta. Ma, tra i regali, ce ne sarà uno particolare: un messaggio del Papa. In Terrasanta è già stato contattato il superiore dei francescani, padre Ibrahim, possibile premio Nobel per la pace. In Israele i ragazzi attraverseranno in barca il lago di Tiberiade perché «fu su quel lago che Gesù chiese a Simone di prestargli la barca dalla quale fece la sua prima predica, quando ancora nessuno lo conosceva».

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