Hanno salutato in italiano, arabo, polacco, tedesco, bosniaco, inglese, i bambini di quinta elementare che hanno esposto ai consiglieri comunali le loro osservazioni sui diritti dei più piccoli nell’ambito dell’iniziativa Unicef del sindaco «difensore ideale dei bambini». Lo hanno fatto per sottolineare la presenza di varie culture in una scuola sempre più multietnica. «La scuola sta affrontando la sfida dell’integrazione», ha dichiarato Maurizio Tencheni, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo, «con la consapevolezza, emersa anche dalle ricerche degli alunni, che sta cambiando il mondo fuori: sono 481 gli stranieri residenti qui ed appartengono a 38 diverse nazionalità». Proprio per illustrare il diritto all’uguaglianza una classe ha scritto la storia di Jean Pierre, un bambino di origine francese la cui erre moscia e la cui provenienza geografica, prima viste come un difetto, diventano alla fine un pregio. «I ragazzi hanno scelto il racconto e il filmato, curato dal fotografo Giorgio Rovina», ha affermato Luisa Oliosi, l’insegnante che ha seguito le fasi dell’iniziativa, «per parlare anche di diritto a proteggere l’ambiente, alla salute, al gioco». I bambini hanno poi posto domande e invitato l’Amministrazione ad operare concretamente, come organizzare e sorvegliare meglio gli spazi dedicati al gioco dei bambini, per evitare le sopraffazioni dei più grandi, come pure quella di creare un percorso vita per chi vuole tenersi in forma. Sulla stessa falsariga anche l’esigenza di disporre di una piscina. «Vi accontenteremo a metà», ha risposto il sindaco Fausto Sachetto, «perché un percorso della salute sarà a breve realizzato lungo il Mincio, mentre la piscina non è alla nostra portata. Comunque esistono nel nostro territorio i parchi acquatici». Altre storie sottolineano come la natura appaia un elemento indispensabile per queste giovani penne che auspicano di vedere il palazzetto dello sport immerso nel verde e la pista ciclabile lungo il Mincio priva di macchine, oltre a chiedere al Comune di intervenire per tener bene i cassonetti e svuotarli tempestivamente. «Ogni anno ne compriamo un centinaio», ha sostenuto Giorgio Vicentini, l’assessore all’ecologia, il quale ha ricordato come sia positivo che il 40/50 per cento delle aziende agricole utilizzi la lotta integrata, riducendo così il consumo di pesticidi. È stata infine riproposta da Tencheni la pittura dei cassonetti come abbellimento e come occasione di creatività per i vari livelli di scuola.
!
Il consiglio Unicef parla in sei lingue. «Rispettate il diritto all’uguaglianza»
I ragazzi e l’integrazione
Articoli Correlati