Homerus ha viaggiato toccando in parte le mete delle «Quattro repubbliche marinare», quindi ha fatto tappa a Roma per l’udienza del Santo Padre a Castelgandolfo, dove ha rinnovato il messaggio di pace che gli era stato affidato alla partenza. Grazie alle vele colorate di marrone e bianco, lanciate sul Garda nel 1995 da Alessandro Gaoso, vincitore di due titoli mondiali, i ciechi possono regatare come tutti, grazie a uno speciale strumento acustico, posto a prua dell’imbarcazione. L’Atna è il navigatore satellitare automatico parlante ad ultrasuoni che consente ai velisti non vedenti di affrontare il mare. Sostenuti dalla Provincia di Brescia, dalla delegazione Aidda, e da molte altre realtà associative e produttive, sono arrivati nella capitale per testimoniare a Giovanni Paolo II il successo del progetto che si concluderà ad ottobre, dopo aver toccato i porti storici delle Repubbliche marinare. Con l’ambizione di portare Homerus, navigando a vela, in Terra Santa, ad innalzare la bandiera della fratellanza. Provenienti da Pisa, i velisti hanno partecipato all’udienza papale, accompagnati dal presidente del Consiglio provinciale, Paola Vilardi, dall’assessore al Turismo, Ermes Buffoli e dal presidente di Aidda, Mary Pinzini.
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I velisti di «Homerus» hanno incontrato il Papa
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