Mezzo quartiere delle Grezze a Desenzano è imbufalito a causa del traffico e del presunto disturbo che potrebbe arrecare la presenza di un circo in zona. E c’è il circo che rivendica, in base ad una vecchia legge del 1968, un terreno dove poter svolgere la propria attività. La controversia tra il «Circo delle Stelle» e l’Amministrazione comunale di Desenzano, scoppiata alla vigilia di Pasqua, è destinata ad aprire un precedente preoccupante sulla questione dell’occupazione di aree da parte di spettacoli viaggianti a Desenzano. Un territorio che, in attesa dell’approvazione del piano regolatore, non ha di fatto un’area destinata a tale attività. Ieri mattina, mentre gli animali sono stati lasciati a Salò (a Desenzano è vietato l’impiego di animali per giochi circensi), decine di automezzi del circo vercellese si sono accampati nel terreno di proprietà dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano, situato in via Mezzocolle, a ridosso del viadotto ferroviario. L’area è di proprietà privata e questo è il primo, insormontabile ostacolo che il sindaco Fiorenzo Pienazza e la Giunta si sono trovati sulla loro strada. Come fare a «sfrattare» il circo? Con quali presupposti giuridici? Tra l’altro Bruno Niemen, titolare del circo piemontese, si è rivolto ai propri legali ed a quelli dell’Associazione Nazionale Circhi, che hanno spedito una raffica di diffide a palazzo Bagatta, intimando al Comune di «lasciar lavorare in pace» i clown e l’Uomo Ragno, spettacolo di punta del Circo delle Stelle. In breve la cronaca dei fatti. La ditta circense chiede ed ottiene dall’azienda ospedaliera di Desenzano l’uso per cinque giorni (dal 20 al 25 aprile) di un terreno in via Mezzocolle dietro pagamento di un canone forfettizzato. L’ente sanitario risponde di sì. Non è d’accordo invece il Comune, il quale nega a sua volta il rilascio della licenza per ragioni di viabilità e di assenza di posteggi. Le perplessità dell’Amministrazione in effetti appaiono legittime. Infatti nell’area circostante via Mezzocolle, strada che collega il capoluogo all’area industriale di via Monte Baldo, allo svincolo della tangenziale ed alle frazioni di S. Pietro-Centenaro-Vaccarolo, non ci sono marciapiedi, non esiste un minino parcheggio, e la stessa strada è stretta e pericolosissima. Inoltre tutt’attorno ci sono insediamenti abitativi. Replica però Bruno Niemen: «Allora il Comune avrebbe dovuto reperire un’area e noi vi saremmo andati di corsa: la nostra attività è tutelata dal ministero allo Spettacolo e da norme statali, non ci possono togliere il lavoro! Noi da stasera (ieri per chi legge, ndr.) cominceremo lo spettacolo alle 21 e domani uno alle 17 e l’altro alle 21.15. Non è vero che la gente non ci vuole, molte persone ci hanno chiesto notizie sul tipo di spettacolo e preannunciato che verranno con i loro bambini». Intanto, la giornata di ieri ha vissuto momenti convulsi. In mattinata si sono presentati due vigili che si sono limitati ad invitare i responsabili della struttura ad allontanarsi. Niente da fare. Nella seconda visita, invece, gli agenti comunali hanno notificato un’ordinanza di sgombero. Ma tende e camper sono rimasti lì. Questa mattina, infine, verrà notificata un’ulteriore ordinanza e se il Circo delle Stelle rimarrà al suo posto il Comune denuncerà i titolari. Il legale di fiducia del Comune ha infatti assicurato che la decisione presa è «del tutto coerente con le leggi e quindi legittima l’Amministrazione a chiedere lo sgombero delle strutture».