Andare a scuola sarà in futuro una sorta di fantastica avventura per i bambini di Rivoli. Per il nuovo complesso scolastico, che riunirà in un unico edificio scuola dell’infanzia e primaria, con l’aggiunta dell’asilo nido, l’amministrazione comunale ha infatti sposato un avveniristico progetto messo a punto dallo studio di architetti associati «+39» di Sant’Ambrogio di Valpolicella.Un quadrato, dalle forti geometrie, diviso in tre parti uguali, pensato in parti modulari e intercambiabili e progettato secondo criteri di basso impatto ambientale, utilizzando le migliori tecnologie in fatto di risparmio energetico: dai pannelli solari a una centrale termica a biomasse.Nulla di simile sembra, per il momento, essere stato messo in cantiere in altri paesi, anche più importanti dal punto di vista numerico, della provincia di Verona. Ma, nel suo piccolo, Rivoli ha deciso di non farsi mancare niente, soprattutto quando si tratta dell’apprendimento e dell’educazione dei suoi piccoli abitanti.I due edifici attuali che ospitano asilo e elementari sono ormai vecchi e inadeguati. L’esigenza di nuove scuole era sentita da tempo in paese e le idee dell’amministrazione guidata da Mirco Campagnari sono state rivoluzionarie fin dall’inizio. «Vogliamo un polo scolastico unico, pratico e altamente innovativo», ha dichiarato più volte il sindaco, «che guarda al futuro dal punto di vista dell’energia, si integra nel paesaggio e nel contempo soddisfa le moderne esigenze didattiche».E così è stato. L’amministrazione ha infatti sposato in toto il progetto dello studio ambrosiano, giudicato il più vicino alle proprie linee guida. Con i tre giovani architetti dello studio, i docenti delle due scuole e alcuni genitori si sono così tenuti alcuni incontri per definire un progetto preliminare largamente condiviso, così come chiesto dallo stesso primo cittadino.Il nuovo edificio scolastico sorgerà in via Venerque, di fronte alla palestra. L’intera struttura si sviluppa su un unico livello e adotta tutti i crismi della moderna bioedilizia, dalle tecniche ai materiali. Sarà diviso in tre sezioni, per ognuna delle fasce d’età che ospiterà, con ingressi indipendenti e spazi separati all’interno. Grandi vetrate permetteranno di ottenere l’illuminazione naturale e il fondersi tra struttura e ambiente esterno, con ampie zone verdi e giardini a disposizione degli alunni.Senza contare l’utilizzo di nuove tecnologie per l’energia che garantiranno anche bassi livelli di consumi e costi di gestione ridotti al minimo.«Abbiamo accettato di buon grado la sfida lanciataci dall’amministrazione di Rivoli», dice l’architetto responsabile del progetto, Michelangelo Pivetta, «e pensato un edificio il più avanzato possibile sotto vari aspetti, tra cui quello didattico, energetico e qualitativo. Il complesso intende dare origine a un sistema di servizi con elevato livello di fruizione e, nel contempo, creare un edificio aperto al paesaggio, in sintonia, meglio in simbiosi, con l’ambiente».E qui sta un elemento di grande novità: l’edificio sarà dotato anche di due torri che permetteranno una visione panoramica del territorio circostante, o meglio dell’anfiteatro morenico, al cui centro si trova Rivoli. «Così i bambini potranno imparare a conoscere e amare direttamente con i loro occhi il luogo in cui vivono», commenta il primo cittadino.I prossimi passi per l’amministrazione? Prima il progetto definitivo ed esecutivo, quindi l’inizio dei lavori della prima sezione entro il 2009. Dato l’impegno finanziario consistente, che è pari a 4 milioni di euro in totale, il Comune procederà comunque a stralci: prima verranno realizzate le scuole primarie, poi sarà la volta di quelle dell’infanzia e infine l’asilo nido.
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Operazione da quattro milioni di euro, si procederà per stralci.Il sindaco: «Così guardiamo al futuro»