lunedì, Maggio 6, 2024
HomeAttualitàIl Lago tra cinema e tv:il Garda diventa un set
In arrivo una troupe olandese per girare una trasmissione turistica

Il Lago tra cinema e tv:il Garda diventa un set

Il Garda reciterà ancora una volta un ruolo importante in Tv. Nei prossimi giorni, dal 19 al 21 luglio, a Toscolano, si gireranno le scene per «Wie Is De Mol», trasmissione olandese il cui protagonista è l’attore John De Mol, figlio del fondatore della Endemol. Ha un taglio turistico, e per le riprese sono stati individuati sei paesi in altrettante nazioni europee. Per l’Italia la scelta è caduta sulla località conosciuta per la grande cartiera, la valle e il Centro di eccellenza, l’orto botanico sperimentale «Giordano Emilio Ghirardi» dell’Università di Milano, il monte Pizzocolo. La troupe sarà composta da sei persone, tra le quali il produttore Maarten Wijsman, della casa cinematografica De Beeld Brigade.IL GARDA è stato protagonista di numerose avventure cinematografiche. A cominciare da «Salò o le 120 giornate di Sodoma» (1975) di Pier Paolo Pasolini, il film più famoso e scabroso. Fece chiacchierare anche «Il letto in piazza», sempre del ’75, di Bruno Gaburro, un veronese che, da giovane, aveva studiato all’istituto Sant’Orsola di Salò. Da un romanzo di Nantas Salvalaggio, il veneziano vissuto a lungo a Moniga, uscì la storia scollacciata di un impenitente dongiovanni gardesano (Renzo Montagnani) innamoratosi di una ragazza americana (Rossana Podestà). Una scena (Montagnani col popò nudo sul campanile del Duomo) venne girata di notte, senza informare nei dettagli il parroco che, il giorno successivo, appena saputo, andò su tutte le furie. Negli anni Sessanta, in «Moschettieri del mare», tre pirati si impossessavano di un galeone (rimasto ancorato a lungo nel porto di Peschiera), andando a Maracaibo. Tra i protagonisti, Anna Maria Pierangeli e Carlo Ninchi. Regia di Steno (Stefano Vanzina). «Tiro al piccione» di Giuliano Montaldo, con Eleonora Rossi Drago, Jacques Charrier, Francisco Rabal, Sergio Fantoni, Gastone Moschin e Franca Nuti, presentò la lotta partigiana vista dalla parte dei fascisti. In «Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico», interpretato da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, la Wertmuller inserì una serie di immagini dell’isola Borghese-Cavazza. Nell’87 l’ungherese Pal Sandor girò «Miss Arizona», con Marcello Mastroianni, Hanna Schygulla e la debuttante Alessandra Martines, a punta San Vigilio (villa Guarienti), sul battello Zanardelli, a Sirmione (Villa Cortine), Pozzolengo, Borghetto, Valeggio e Solferino.IN PRECEDENZA (1984) il lago aveva ospitato la troupe di Alberto Negrin per «Io e il duce», quattro puntate da un’ora per la Rai. Straordinario il cast: Mussolini era Bob Hoskins, Galeazzo Ciano Antony Hopkins, Edda Ciano Susan Sarandon, Donna Rachele Annie Girardot, Claretta Barbara De Rossi. Alcune scene vennero girate a Villa Feltrinelli. «Io al Duce facevo la pipì addosso – disse a Negrin l’attuale sindaco Gianfranco Scarpetta-. Allora avevo appena un anno, lui mi prendeva tra le braccia e io una volta scambiai i suoi gambaloni per un vespasiano». In «Claretta», sempre dell’84, con Claudia Cardinale (regista il marito, Pasquale Squitieri), Nancy Brilli, Catherine Spaak, Michele Placido, Giuliano Gemma e Maria Marcader, la moglie di Vittorio de Sica, c’era uno straordinario Ferdinando Briano, un pittore originario di Zara. Impersonava Benito Mussolini, cui somigliava come una goccia d’acqua. Davanti a lui, qualche buontempone scattava sull’attenti, in un grintoso saluto romano. Al Vittoriale un anziano passante lo scambiò per il Duce, e gli disse: «Come sono emozionato, nel rivederla dopo tanti anni!». Lui firmava gli autografi così: «Tuo, Benito». Un gruppo di ragazzi, vedendolo al balcone, scandì invece in coro: «Scemo, scemo». La troupe lavorò soprattutto a Villa Turati di Gardone Riviera, l’ex sede dell’ambasciata giapponese arredata di mobili e tappezzerie d’epoca. Nel ’95 ecco Enzo Iacchetti, Vanessa Gravina e Carlo Croccolo in città, a Desenzano, Valeggio, Salò e Gardone per «Come quando fuori piove», ancora di Bruno Gaburro. Infine poche settimane fa ecco l’ultimo James Bond, Daniel Craig in «Quantum of solace». Un lavoro costellato da diversi inconvenienti, con la macchina di 007 finita nel lago.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video