Da una parte le segnalazioni degli ambientalisti alla magistratura sui danni ambientali provocati dal mucchione di detriti che l’impresa Oberlosler-Collini, col beneplacito della provincia, ha scaricato a lago in prossimità della centrale del Ponale. Dall’altra l’amministrazione comunale che va ripetendo trattarsi d’una situazione assolutamente contingente, legata ai lavori tuttora in corso sulla 45 bis, a destinata a risolversi nel giro di qualche mese: l’assessore Pietro Matteotti è pronto a scommettere che per l’estate 2003 il lungolago D’Annunzio, rivisto e corretto, sarà fruibile a rivani ed ospiti.Il ruolino dei lavori prevede che per la fine di luglio l’architetto Lucio Donatini provveda a licenziare il progetto esecutivo dell’opera da piazza Catena fino alla spiaggetta a sud della Casa rossa. Non sono previste variazioni rispetto al preliminare presentato l’anno scorso: dopo una serie di perizie eseguite sul fondo, sia con telecamere che direttamente da sub, è confermato che gli allargamenti della passeggiata, destinati a verde, si faranno. L’incertezza semmai riguarda il sistema di ancoraggio, ma si tratta di scegliere un metodo piuttosto che un altro. Il pontile mobile per la Navigarda, realizzato dalla provincia e costato qualche centinaio di milioni, è destinato alla smobilitazione: nella sistemazione definitiva del lungolago ci sarà un pontile fisso, a poca distanza da quello rimosso per i lavori. Chiusa la fase della progettazione, seguirà a tamburo battente l’approvazione in giunta e la trasmissione del progetto in provincia dove una conferenza di servizio sarà chiamata, effettuate le necessarie valutazioni, a chiudere la fase preliminare. Il preventivo delle opere pubbliche prevede sul 2003 uno stanziamento di 525.000 euro: la maggior parte rimarrà a carico dell’amministrazione anche se gli accordi con la provincia prevedono un contributo a titolo di ripristino. Quanto al piazzale ricavato in cima al mucchione principale, risponde ad esigenze di cantiere: la decisione di riaprire al traffico la strada ha imposto di ricercare altrove spazio di manovra.
!
Pietro Matteotti accetta scommesse: i detriti spariranno in fretta