Il dopo-terremoto ha occupato gran parte dell’incontro di fine anno con la stampa del presidente della Provincia Alberto Cavalli (ne riferiamo a pagina 9). Cavalli ha ricordato l’impegno del Broletto per questo che passerà alla storia come «il Natale del terremoto»: «Non abbiamo partecipato solo alla prima emergenza – afferma il presidente – con gli interventi della Polizia provinciale e della Protezione civile, ma anche all’opera di ricostruzione di cui cominciamo a intravedere l’alba». Cavalli ricorda la delibera della giunta provinciale che ha messo a disposizione un fondo di 400mila euro per le prime necessità: «Il commissario ci ha chiesto di rispondere alle esigenze di alcune frazioni. Abbiamo messo a disposizione strutture semifisse, già montate o in via di allestimento, per supplire all’inagibilità delle chiese di Clibbio, Carpeneda, Pompegnino, Fasano e Gazzane di Preseglie». L’intervento, spiega il presidente, «è un segnale di attenzione per le necessità della gente. Gente che ha bisogno di aiuto, di opere concrete: ci sono duemila persone che devono tornare a casa, chiese e municipi che devono tornare agibili, studenti che attendono la fine dei doppi turni a scuola». Cavalli ha sottolineato con un pizzico d’orgoglio «la capacità operativa e di coordinamento» messa in campo dal Broletto: «La Provincia ha fatto pienamente la propria parte – spiega – anche perchè aveva affrontato in precedenza diversi atti significativi in tema di Protezione civile». L’elenco è dettagliato: c’è ad esempio l’istituzione del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile, mentre la mensa attivata a Pompegnino è frutto «della colonna mobile creata con una convenzione con le associazioni sul territorio». Frutto di rapporti avviati da tempo è pure «l’iniziativa varata con la Fondazione comunità bresciana onlus, d’intesa con le Comunità montane della Valsabbia e dell’Alto Garda, per una raccolta di fondi per i quali è prevista la deducibilità fiscale». La capacità bresciana di far fronte all’emergenza si spiega – secondo il presidente del Broletto – anche con altre iniziative del passato: «Brescia è sede del salone dell’emergenza, e ha avviato la campagna di sensibilizzazione dei giovani per la Protezione civile». Anche l’opera di monitoraggio scientifico sui micromovimenti del territorio non trova impreparata Brescia: «Abbiamo già avviato un rapporto convenzionale con l’Università Cattolica – ricorda Cavalli – per la rilevazione microsismica. I cinque siti dove installare gli strumenti di monitoraggio sono già stati individuati».