giovedì, Marzo 28, 2024
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A Desenzano il raduno del famoso Reparto alta velocità. Domani, Domenica, una doppia cerimonia promossa dall’Aeronautica

In piazza e all’idroscalo rivive l’epopea del «Rav»

Desenzano ospita domani il raduno annuale del Reparto , organizzato dalla sezione dell'Associazione nazionale Arma aeronautica, intitolata al tenente pilota Bruno Visconti e presieduta dal colonnello pilota Benito Ruffo. Il ricco programma della giornata prevede alle 11 l'adunata davanti al monumento dell'alta velocità in piazza Matteotti per onorare gli eroi del cielo. Alle 11.20 alzabandiera e posa di una corona d'alloro, con il saluto delle autorità. Alle 11.40, all', verrà deposta un'altra corona al monumento del reparto; alle 12 la messa al campo, alle 13 il pranzo all'interno dell'idroscalo. Dalle 16 alle 17 si terrà la premiazione dei velisti. In contemporanea si disputeranno il secondo trofeo maresciallo Francesco Agello e il 35esimo trofeo «Alta velocità» organizzati rispettivamente dal club vela «Diavoli rossi» e dalla Fraglia vela di Desenzano. Nel corso del pranzo verrà invece consegnato un riconoscimento a un pilota navigatore di «Tornado» che si è particolarmente distinto nell'attività operativa. Sarà presente il nuovo comandante del Sesto Stormo di Ghedi, il colonnello pilota Gianmarco Bellini (catturato dagli iracheni nel 1991 durante la guerra del Golfo). «Questo tradizionale appuntamento – spiega Ruffo – è per noi molto importante. E' un'occasione di incontro con i testimoni, i familiari, gli amici, gli estimatori del glorioso Rav, il Reparto alta velocità che vogliamo ricordare con una cerimonia cittadina e una più riservata all'interno dell'idroscalo. La prima per mostrare alla cittadinanza che ci siano sempre e che il ricordo di quell'epopea è indelebile; la seconda per onorare la memoria dei protagonisti del tempo in quello che fu lo scenario in cui si compirono enormi sacrifici e indimenticabili gesta. La patria storica riconosciuta dall'alta velocità è Desenzano e il monumento opera degli scultori Quaglino e Bordogna, inaugurato il 10 ottobre 1967, che ricorda i tempi gloriosi dei record con gli idrovolanti ne è il simbolo». A ricordo di questo passato, in un paio di sale di Villa Brunati a Rivoltella è stata allestita una mostra permanente di un'infinità di modelli in scala ridotta di idrovolanti alta velocità. Questa preziosa collezione è stata donata dall'artigiano Amedeo Brunelli, recentemente scomparso, al Comune di Desenzano ed è gelosamente custodita dagli ex aviatori dell'Associazione aeronautica. Oltre questi splendidi modelli, l'esposizione offre una ricca documentazione. «La mostra – sottolinea il segretario Benito Regina – è stata visitata da circa 5 mila persone da maggio a fine settembre. Negli altri mesi è aperta sabato e domenica». Desenzano, tra il 1927 e il 1936, fu il teatro di ripetuti tentativi di record sulle acque del lago. Sacrificarono le loro giovani vite molti piloti del Reparto alta velocità: Maggi, Motta, Dal Molin, Monti, Bellini, Micelli, Neri, Fassio. Personaggi ai quali sono intitolate alcune vie della cittadina. L'idroscalo nacque nei primi anni '20 e ricevette impulsi decisivi prima dal poeta e poi da Italo Balbo. Gli insuccessi italiani nella famosa Coppa Schneider convinsero l'allora ministro dell'aeronautica a fondare una scuola d'alta velocità a Desenzano. E tra il 1927 al 1936 l'Aeronautica militare italiana brillò come una fucina di idee, ricerca, creatività, competizione, raccogliendo primati a ripetizione. Nel 1934 il maresciallo pilota Francesco Agello proprio a Desenzano migliorò il record di velocità, primato tuttora imbattuto per motori a pistoni, pilotando un Macchi Castoldi 72 motore Fiat A.S.6 di 3000 cavalli, alla media di 709,209 chilometri orari.

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