lunedì, Aprile 29, 2024
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Terra, Aria, Acqua, Fuoco sta muovendo i suoi primi passi

Integrazione e solidarietà contro la crisi

Terra, Aria, Acqua, Fuoco sta muovendo i suoi primi passi per rispondere alle necessità più svariate, dettate da questo delicato periodo: c’è chi resta senza lavoro, c’è chi perde la casa, ci sono le famiglie in difficoltà economica e gli anziani soli, e c’è anche il bisogno di creare un punto di accoglienza e di confronto multietnico.«Il nome dell’associazione – spiega il parroco don Giovanni Guandalini, uno dei garanti del sodalizio costituitosi formalmente il 31 agosto scorso – è stato scelto perché racchiude i quattro compenti fondamentali della vita e, insieme ai volontari presenti, abbiamo pensato che Terra, Aria, Acqua, Fuoco potesse davvero far sentire tutti quanti partecipi del nostro intento». È un’iniziativa di solidarietà nata «per dare una mano alle 180 persone di Lonato che, in questi tempi difficili, sono rimaste senza lavoro», spiega una volontaria.C’è un messaggio di mutualità, di solidarietà e di integrazione che entra nella sala della canonica lonatese, ogni lunedì sera, insieme ai lonatesi pronti a rimboccarsi le maniche. Dopo tre mesi di incontri preparatori, si è costituita ufficialmente la “squadra” di lavoro. La presidente è Miranda Stuani, da anni impegnata nel volontariato, affiancata da una vicepresidente e un segretario. A garantire la laicità della nuova realtà sono tre rappresentanti della comunità lonatese che, in qualità di supervisori (garanti), collaboreranno con i soci: il parroco don Gianni Guandalini, il professore e psicologo Eraldo Cavagnini nonché il primo cittadino Mario Bocchio.L’associazione coinvolge anche 37 extracomunitari originari di vari Paesi asiatici e africani (soprattutto Senegal, Marocco, Maghreb, India, Sri Lanka) che vivono e – se va bene – lavorano da anni nel comprensorio lonatese. Tramite il passaparola, si sono riuniti tutti nella sala parrocchiale. «È una iniziativa trasversale che vuole andare verso le fasce più deboli della società, per rispondere a una situazione di emergenza ma, soprattutto, per creare opportunità di ripresa stabile dalle difficoltà socio-economiche», chiarisce don Guandalini. «L’associazione è aperta a chiunque desideri partecipare con spirito di altruismo».Francesca Gardenato

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