Una caserma riconvertita per scopi turistici, culturali e multimediali. A Peschiera, la caserma di artiglieria di Porta Verona, costruita dagli austriaci tra il 1854 e il 1857, è stata restaurata nel più rigoroso rispetto di forme, disegni e materiali originali. Quattromila metri quadri di superficie, un capolavoro di architettura militare e di archeologia industriale, unico del genere sul lago di Garda. Progetto degli architetti Lino Vittorio Bozzetto e Oscar Cofani. Nei giorni scorsi è stata inaugurata la prima parte del complesso, che ospiterà sale per conferenze e mostre, il salone Piccard di rappresentanza, un museo, la biblioteca, le associazioni culturali, una enoteca, bar-caffetteria e book shop. Un intervento dovuto al Comune, in collaborazione coi Consorzi di tutela dei vini Bardolino, Custoza, Lugana, Garda doc, Valdadige e società Beta. L’immobile dovrà essere gestito con finalità preminenti di promozione e valorizzazione delle attività e dei prodotti gardesani. Nel piazzale antistante, sarà possibile allestire manifestazioni e attività all’aperto. La struttura originaria, voluta dal maresciallo Radetzky e progettata dal capitano Gedeon Von Radò, comprende due piani compresi tra porta Verona e il bastione San Marco, entrambi cinquecenteschi. Le facciate sono decorate da lesene doriche e archi bugnati, in pietra gialla, tufo e rosso di Verona. Restaurato seguendo i disegni austriaci, presenta pavimento in cotto, colonne e pilastri in marmo rosso, volte a crociera con paramento di mattoni a vista e giunti in rilievo, mensole di pietra alle pareti. Uno splendido manufatto riconvertito a usi multimediali, con sale per esposizioni e convegni. Tolte le macerie e le sovrapposizioni di ogni tipo, la porta è diventata un magnifico ingresso. E là, dove in passato vigilavano le sentinelle armate, ci saranno i locali per le informazioni turistiche, la libreria e il bookshop. La piccola, attigua casamatta della spingarda (un cannoncino) diventa la saletta di documentazione storica. Il sottotetto della caserma ospiterà il museo archeologico nazionale delle palafitte del Garda. Si spera che i molti reperti dispersi un po’ ovunque, anche all’estero (Vienna, Zurigo), trovino adeguata collocazione. Le sale si trovano proprio sopra il bastione San Marco, davanti ai voltoni veneziani, dove il Mincio esce dal lago per incamminarsi verso Mantova. Al primo piano, ala sud, ci sono undici stanze. Cinque verranno adibite a biblioteca civica, e l’ultima a conferenze. L’ala nord ospiterà varie associazioni culturali, la direzione della biblioteca e del museo. Il pavimento del primo piano è in pietra originale. Straordinario quello delle sale cannoniere, in asfalto della Dalmazia, nero e lucido, attraversato da corsie in pietra. Il piano terra comprende l’enoteca con bar e caffetteria, tre sale per l’esposizione dei vini e il laboratorio analisi. All’entrata, la sala per la banda cittadina e le stanze per l’esposizione e la vendita di prodotti tipici. La caserma di Peschiera si sta dunque trasformando in un pregevole contenitore pubblico, a dimostrazione delle possibilità di integrazione fra turismo e beni ambientali, benessere economico e conservazione delle caratteristiche storiche. Il profilo di complesso fortificato e militarizzato si stempera nella visione di un cittadella abbellita dall’arte, dagli spettacoli e dagli incontri.
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L’antica polveriera è stata riconvertita in moderno centro culturale
La caserma austro-ungarica diventa cittadella del turismo
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