mercoledì, Maggio 8, 2024
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Lonato, in mostra i tesori del senatore morto 60 anni fa. Le manifestazioni celebrative inizieranno sabato 16 giugno con l’adunanza solenne

La Fondazione Ugo Da Como

La Fondazione Ugo Da Como si appresta a celebrare degnamente il sessantesimo anniversario della morte di Ugo Da Como, spentosi proprio a Lonato il 5 settembre 1941. Le celebrazioni prenderanno il via sabato 16 giugno, giornata dell’annuale adunanza solenne, durante la quale ci saranno numerosi importanti appuntamenti: la premiazione del 53° Concorso per tesi di laurea a soggetto bresciano e benacense, l’assegnazione borsa di studio «Dottor Gianfranco Papa», la premiazione del concorso Candida Ferrarini, la relazione del professor Edoardo Barbieri dell’Università Cattolica di Brescia e la possibilità di poter ammirare alcune rare edizioni di Lucio Anneo Seneca della raccolta Da Como. «Gli ultimi tempi sono stati particolarmente intensi – spiega Stefano Lusardi curatore delle raccolte della Fondazione -. E’ stato un anno di notevole lavoro volto a qualificare ulteriormente un Ente che è innanzitutto di natura culturale, senza scopo di lucro, sede di un’importante biblioteca e di un museo particolarissimo nel suo genere. «Sotto la guida – prosegue Lusardi – di Luciano Faverzani, vicepresidente della Fondazione, si sono potuti impostare una serie di progetti di durata pluriennale volti soprattutto alla conoscenza e al riordino del vastissimo patrimonio costituito dal senatore Ugo Da Como». Da Como fu uomo politico di raffinata cultura, elesse la cittadina di Lonato a luogo ideale dove dedicarsi agli studi e predisporre le basi per quello che sarebbe divenuta alla sua morte una delle più prestigiose istituzioni cittadine, sede di innumerevoli raccolte librarie oltre che artistiche. Grandi aspettative per il futuro nascono dai nuovi rapporti istituiti con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, oltre che con le maggiori istituzioni pubbliche come la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia. Roberta Valbusa, responsabile della Biblioteca della Fondazione, sta completando la catalogazione informatizzata del Fondo antico, costituito dai volumi databili dal XVI secolo. Le cinquecentine che verranno considerate appartennero a Jacopo Cerutti, erudito lonatese che raggruppò una rilevante quantità di volumi caratterizzata da edizioni di particolare pregio, elegantemente rilegate. Questo nucleo fu acquistato da Ugo Da Como nel 1912, che lo pagò 700 lire. Stefano Lusardi, curatore delle raccolte, sta rileggendo gli antichi inventari di casa al fine di comprendere quale fosse realmente la dislocazione dei più di duemila oggetti d’arte che arredano la casa-museo. Questo mese sono inoltre previsti sia l’ultimazione dei lavori di restauro della facciata della Casa del Podestà, eseguiti grazie al contribuito del ministero per i Beni culturali che l’apertura del salottino Glisenti, luogo particolarmente amato dalla moglie di Ugo Da Como, Maria Glisenti. Nel mese di agosto verrà avviata l’esposizione intitolata «Exeudit/Delineavit», antiche incisioni e curiosità dalle raccolte di Ugo Da Como. E nel palazzo Deodato Laffranchi di Carpenedolo saranno esposte, a partire dal 24 agosto, le antiche incisioni della raccolta Da Como. Altre iniziative sono previste anche in settembre e nei mesi successivi.

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