martedì, Febbraio 11, 2025
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Conclusa tra plausi e perplessità la prima fase del nuovo assetto viabilistico previsto dal piano urbano del traffico. Soppresso il semaforo tra la Gardesana e la strada per Costermano

La minirotonda all’esame di Pasqua

Con la Pasqua si apre la nuova stagione turistica sulla riviera gardesana. E il pienone pasquale a Garda metterà anche alla prova il nuovo assetto viabilistico previsto dal piano urbano del traffico. Il primo impegnativo intervento è già stato attuato con la soppressione del semaforo fra la Gardesana e la strada per Costermano. All’incrocio è stata posizionata una minirotonda e un’altra è a poche decine di metri, nei pressi dell’autostazione. È una vera e propria rivoluzione quella di Garda. La sede è attraversata da ampie fasce in porfido che ti costringono ad alzare il piede dall’acceleratore. Piccole isole in pietra sono sorte in mezzo alla carreggiata. Il marciapiedi è delimitato da un cordolo. Insomma, ci sono tanti e tali ostacoli che devi per forza andare più piano. Del resto, l’idea del progettista, l’architetto torinese Bruno Gandino, era quella di ridurre la velocità media, abbassando però anche il tempo d’attraversamento del paese grazie alla soppressione delle soste al semaforo. In effetti, in situazioni di traffico normale la sensazione è che l’obiettivo sia centrato. Ma non v’è dubbio che l’opera lascia nei gardesani qualche perplessità, da verificare o da fugare «sul campo». Le isolette spartitraffico, ad esempio, sbucano d’improvviso davanti all’automobilista: una è già stata centrata da un’auto, che ha divelto il cartello stradale. Che cosa accadrà nelle giornate di traffico sostenuto, quando la visibilità è ancora più ridotta? C’è poi la questione aperta dalla minirotonda che ha preso il posto del semaforo. È piuttosto ampia, ed appare quasi eccessivamente decentrata rispetto al punto d’incrocio dalla strada: girarci attorno ti obbliga ad una sterzata piuttosto accentuata. In più, chi proviene da Bardolino e viaggia in direzione di Torri del Benaco, quasi alla conclusione della svolta si trova a sfiorare il muricciolo a lato della strada gardesana, che a questo punto parrebbe opportuno abbattere parzialmente. Lo stesso sindaco uscente di Garda, Giorgio Comencini, ci ha detto di aver contattato la direzione lavori per verificare la corretta collocazione della minirotonda, ma il progettista avrebbe confermato che va tutto bene. È pur vero che la minirotonda è stata ideata in maniera tale da consentire ai mezzi più ingombranti di passarci parzialmente sopra (il pietrame si solleva di poco dalla sede stradale), ma molti si chiedono se questo non finisca per rendere più problematico l’attraversamento dell’incrocio. E in ogni caso tutto quel pietrame in mezzo alla strada comporta una notevole usura dei pneumatici: affari d’oro per i gommisti. Ad ogni modo, come s’è detto, la fondatezza delle prime inevitabili perplessità andrà verificata alla prima occasione, e la Pasqua sarà indubbiamente la prova del fuoco per la nuova viabilità di Garda: si tirerà un sospiro di sollievo o si rischierà il caos? Per il momento resta il fatto che nelle giornate di traffico regolare in effetti si va più piano, ma ci si mette davvero meno ad attraversare il paese. Come voleva l’architetto Gandino.

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