mercoledì, Maggio 15, 2024
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Gli albergatori prevedono un notevole calo turistico per le festività pasquali e chiedono la parziale riapertura della strada per Riva

Sono spremuti come un Limone

Gli albergatori di Limone sono sul piede di guerra; se per le festività di Pasqua non sarà riaperta, almeno parzialmente, la Gardesana occidentale che collega il paese bresciano a Riva minacciano di disertare in massa le urne in occasione delle elezioni politiche di domenica 13 maggio. Gli albergatori bresciani chiedono anche che nell’Alto Garda siano installati dei cartelli stradali che indichino la possibilità di raggiungere Limone con il traghetto che da qualche mese fa la spola con Riva. «Se le nostre istanze non saranno accolte totalmente dagli amministratori della Provincia di Trento e del Comune di Riva attueremo le azioni di protesta», riferisce Chicco Risatti, presidente degli albergatori della Riviera dei Limoni e vice sindaco di Limone «e quindi il 13 maggio non solo non andremo a votare ma anche comunicheremo ai sindacati che per questa stagione turistica saremo costretti a ridurre drasticamente il personale. Inoltre l’inevitabile calo delle presenze turistiche determinerà anche il blocco delle forniture agli alberghi da parte dei grossisti trentini» Ma non è tutto», continua Risatti «perchè daremo incarico al nostro studio legale di tutelarci in sede giudiziaria e pertanto di chiedere ai trentini di rifonderci i danni. Abbiamo inoltre intenzione di organizzare anche delle manifestazioni di protesta a Trento davanti alla sede della Provincia e anche a Riva, Arco e Torbole. Se nel frattempo non si muoverà nulla inizieremo a mobilitarci a partire da lunedì della prossima settimana». Per le prossime vacanze pasquali a Limone si prevede un calo di presenze che varia tra il 40 e il 50 per cento rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso. Il centro turistico dell’Alto Garda bresciano si può raggiungere via terra solo da sud mentre la maggior parte dei villeggianti che sinora hanno soggiornato in questo paese, noto anche per la longevità dei suoi abitanti e dove tutte le attività economiche sono legate al turismo, sono arrivati da Riva, percorrendo il tratto della strada Gardesana che è stato cancellato da una gigantesca frana qualche mese fa. Se i limonesi sono inviperiti i rivani non ridono di certo. Si teme infatti che la capitale del Garda trentino rimanga intrappolata nella morsa del traffico. Per questo saranno attuate dai vigili urbani rigide disposizioni; una di queste riguarda l’area di sosta in prossimità dell’imbarco dei traghetti: se in quella zona arriveranno più automobili di quelle che possono trasportare i mezzi della Navigarda, saranno rimosse forzatamente.

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