sabato, Maggio 4, 2024
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Secondo gli esperti sarà di portata simile a quella del '94. Attivata l'unità di crisi, mobilitato anche l'esercito

La piena sarà record

Mobilitazione dell’esercito, allertamento per l’evacuazione ai residenti delle golene e approntamento dei ricoveri per gli sfollati. Chiusura degli argini al traffico e, se necessario, dei ponti stradali e ferroviari nei due giorni più critici di mercoledì e giovedì. Sono queste le drastiche misure stabilite ieri in Prefettura in previsione dell’arrivo dell’ondata di piena del Po.——————————————————————————– MANTOVA. Mobilitazione dell’esercito, allertamento per l’evacuazione ai residenti delle golene e approntamento dei ricoveri per gli sfollati. Chiusura degli argini al traffico e, se necessario, dei ponti stradali e ferroviari nei due giorni più critici di mercoledì e giovedì. Sono queste le drastiche misure stabilite ieri dalla prima riunione del comitato di crisi istituito in Prefettura in previsione dell’arrivo dell’ondata di piena del Po. L’innalzamento massimo del livello del fiume investirà la nostra provincia fra domani e giovedì e dovrebbe raggiungere al suo culmine i livelli record del 94, quando vennero inviato ad oltre 400 persone l’ordine di evacuazione. E già ieri le prime golene sono state invase dall’acqua.Il grande fiume cresce inesorabilmente. Ieri il limite di guardia è stato superato nel pomeriggio a Viadana (+4.71 alle 15) ed in serata a Borgoforte mentre rimangono in piena Oglio, Chiese e Mincio. Il ritmo di crescita resta sostenuto, oltre i 5 centimetri orari, mentre a monte l’onda non accenna a diminuire la sua pressione con crescite orarie di oltre 10 centimetri. Tutto porta a ritenere che fra domani e giovedì nella nostra provincia transiti una piena con valori simili a quella del 94, ma di durata eccezionale per questo tipo di eventi: circa 50 ore.Unità di crisi. Ieri mattina il Prefetto Gianni Ietto ha formalizzato la costituzione dell’Unità di crisi, affidata al vice Angelo Araldi, che avrà il compito del coordinamento dell’emergenza. In Prefettura è stata inoltre aperta una sala operativa, in collegamento 24 ore con gli operatori sul territorio e le forze dell’ordine. Le decisioni dell’Unità di crisi, alla quale hanno partecipato i massimi vertici delle forze dell’ordine si riassumono in una serie di direttive che sono state inviate ai sindaci della zona, alla Provincia, agli enti gestori delle infrastrutture.Evacuazione delle golene. I residenti in golena sono stati raggiunti da un allertamento all’evacuazione, a cura dei sindaci che dovranno censire i residenti e predisporre i locali idonei per eventuali sfollati. Nei municipi saranno attivate sale operative aperte 24 ore.Vigilanza degli argini. Gli argini verranno chiusi progressivamente al traffico per consentire la maggior sicurezza. La vigilanza notturna sul Po è stata avviata la notte scorsa e verrà eseguita, oltre che dagli uomini del Magistrato del Po, anche dai volontari delle associazioni di protezione civile (Padus, Delta, Carabinieri in congedo con l’associazione radioamatori che terrà i collegamenti).Chiusura dei ponti. I ponti stradali, autostradali e ferroviari sul Po potranno essere chiusi dai rispettivi gestori nel momento di massima piena (fra mercoledì e giovedì) su mandato prefettizio e sentito il Magistrato per il Po.

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