giovedì, Maggio 2, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiLa provincia incassa il «sì» al tunnel corto
Dopo 15 ore di dibattito e sei votazioni, il consiglio vara il progetto Gentilini-Tiso

La provincia incassa il «sì» al tunnel corto

Il «sì» al progetto Gentilini-Tiso alla variante ovest di Riva del Garda è costato quindici ore di dibattito in consiglio comunale, ma alla fine è arrivato, come voleva l’assessore Grisenti. Il placet peraltro non sgombra la perplessità sostanziale nei confronti dell’uscita della galleria di 640 metri al monte Oro: una soluzione che è stata sostanzialmente imposta dalla provincia e che i rivani hanno finito per accettare. La maggioranza l’ha fatto nella convinzione che fosse meglio portare comunque a casa un’opera che risolve trentennali problemi di sovraccarico nel traffico che attraversa il centro cittadino. Le opposizioni hanno invece sciorinato un vasto repertorio di ragioni contrarie, anche se alla fine hanno optato per l’astensione.L’ostruzionismo praticato da Daves e Zambotti, s’è spuntato nell’ultima serata di dibattito in conseguenza ad un’interpretazione (contestata) del segretario generale Righi, secondo il quale il regolamento delle adunanze del consiglio vieta qualunque intervento, tranne la dichiarazione di voto contenuta in 10 minuti di tempo, sugli ordini del giorno proposti dai consiglieri nel corso del dibattito generale sulla delibera. Daves e Zambotti non hanno rinunciato comunque a rallentare nella misura massima consentita dal regolamento l’approvazione di quello che, a loro parere, rimane uno sbaglio epocale. Così la approvazione dei quattro residui ordini del giorno (della maggioranza, di Daves-Zambotti, di An e di Riva Domani) ha impegnato il consiglio fin verso le 22,30. Poi è andata in votazione -sempre secondo la procedura snellita- la votazione dell’approvazione globale del progetto. Le ragioni della contrarietà riguardano, oltre che l’uscita al monte Oro, anche la ritonda di Varone. La maggioranza chiede, col suo documento, di non considerare definitivamente sepolta l’ipotesi di tunnel lungo, fino a sud della centrale, che diventerebbe anzi obbligata nel caso che a ridosso del centro dovessero essere misurati aumenti preoccupanti di gas inquinanti. Non s’è ben capito -anche perchè nessuno della coalizione l’ha specificato- se si tratti d’una speranza vera o solo d’un tentativo di facciata di salvare capra e cavoli.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video