martedì, Aprile 30, 2024
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Scricchiola nella maggioranza il fronte favorevole ai veronesi

«La Provincia subitofuori dalla Catullo»

Qualcosa si è rotto nel monolite che salda la maggioranza di centrodestra del Broletto con le società «Catullo» e «D’Annunzio» spa. Più d’uno inizia a prendere le distanze dai veronesi e preme per la gestione bresciana dell’aeroporto di Montichiari, con l’adesione all’Abm spa guidata dal presidente Aib Franco Tamburini.Appena il 22 settembre scorso l’assessore al Turismo Riccardo Minini, forte di un mandato che diceva di aver ricevuto dal presidente Alberto Cavalli, aveva dichiarato davanti alla Commissione V che l’alleanza con Catullo era fuori discussione: «Anzi, faremo investimenti in D’Annunzio spa con la formula della sponsorizzazione dell’assessorato».Ieri i consiglieri di maggioranza Ivan Bassanelli (Fi), Paolo Elena e Leonardo Peli (An) hanno annunciato una mozione per chiedere all’Amministrazione provinciale e al suo presidente di «aderire senza indugi alla società Abm, per rafforzare con l’importante presenza della Provincia l’iter di ottenimento della concessione». Precisano, i tre, che l’adesione deve avvenire con una quota di capitale «uguale o superiore al Comune di Brescia», il quale dopo l’ingresso con una cifra «simbolica» consoliderebbe la presenza con una quota da 10 milioni di euro. Bassanelli in cambio sarebbe disposto a rinunciare anche alla nuova sede, ma più prudentemente Elena osserva che «in sede di Bilancio si vedrà da dove prelevare la cifra».MA C’È DELL’ALTRO. Appena due giorni fa il vicepresidente del Broletto Aristide Peli (Lega Nord) in un’intervista a Bresciaoggi prendeva le distanze dal suo collega di partito Minini e diceva chiaro che «se non ci fosse alcuna risposta da parte degli scaligeri, Abm rappresenterebbe l’unica garanzia di continuità insieme o da sola». Anche queste dichiarazioni «ci dicono che non si può più attendere, nell’interesse di tutti i bresciani», incalza Leonardo Peli. Ancora due giorni prima, poi, l’8 ottobre, l’opposizione di centrosinistra aveva presentato analoga mozione per impegnare la Giunta ad aderire ad Abm. A mettere tutto insieme si profila una maggioranza trasversale che preme per abbandonare Verona e puntare su una gestione bresciana del D’Annunzio.BASSANELLI, Leonardo Peli ed Elena la vedono persino di buon occhio. «Se gli obbiettivi sono comuni, la convergenza è positiva, le infrastrutture non sono né di destra né di sinistra», dice Bassanelli durante la presentazione della mozione. E aggiunge la certezza di «raccogliere altre adesioni tra consiglieri di maggioranza che non si espongono per riservatezza, ma sono d’accordo».Il consigliere Fi sa di essere in divergenza con il suo gruppo, ma tira dritto. «Il capogruppo Vigilio Bettinsoli me l’ha detto – confessa – ma resto convinto che la mia posizione sia giusta: gli imprenditori e le partite Iva che fanno riferimento al nostro partito ci dicono di muoverci in questa direzione».Elena aggiunge che la Provincia «ha versato un capitale sociale e ha più volte ricapitalizzato per coprire le perdite di gestione della D’Annunzio, ma l’aeroporto non funziona, e per giunta il presidente del Catullo Fulvio Cavalleri minaccia di farlo funzionare di notte con i cargo. Noi vogliamo gli aerei di giorno – sottolinea – e siamo solidali con i comuni di Ghedi, Castenedolo, Montirone e Carpendolo che sollecitano interventi di mitigazione dei disagi».

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