martedì, Aprile 30, 2024
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In primavera termina il restauro conservativo

L’arte e la basilica tornano a splendere

Sono oramai in fase di ultimazione i lavori di restauro della grande basilica di Lonato. Iniziati nell’ottobre del 2000 si completeranno entro la primavera di quest’anno. La spesa globale partendo dalle opere di consolidamento per arrivare ad un nuovo impianto elettrico è stata di circa 700 mila euro. Progettista e direttore artistico è l’architetto Giulio Sigurtà. Va detto innanzitutto che la Basilica della «Natività di San Giovanni Battista» è opera dell’architetto lonatese Paolo Soratini, di impostazione settecentesca e al suo interno troviamo arte a piene mani. Basti pensare al ciborio cinquecentesco, alle opere di Paolo e Orazio Farinati, di Giosuè Scotti ed in particolare di Francesco Paglia con i «Misteri del Rosario», di Andrea Celesti con la «Visitazione». Discorso a parte merita la cupola della Basilica, che rappresenta uno degli elementi caratterizzanti del profilo della città per chi proviene dalla pianura. L’interno della cupola fu affrescato dal grande Giosuè Scotti, che diede qui una delle sue prove migliori della pittura barocca. «L’organismo monumentale», spiega l’architetto Giulio Sigurtà, «per quanto riguarda le parti superficiali interne, presentava un cattivo stato di conservazione dei dipinti, delle decorazioni e delle tinteggiature, pertanto necessitavano di intervento. A questa situazione si aggiungeva il problema delle molteplici abrasioni e dei depositi di polvere che erano accumulati nelle rientranze dei modellati e sui piani delle cornici». Ma in cosa è consistito il restauro conservativo? «Innanzitutto», continua il progettista, «in opere di consolidamento statico di intonaci seguendo particolari procedure. Opere di salvaguardia della pellicola pittorica, dell’intonachino e dell’arriccio da possibili cadute di frammenti delle parti costituenti il tutto. Interventi di riadesione del film pittorico sollevato, di consolidamento con ripristino di intonaci, eccetera». L’opera di pulitura della pellicola pittorica e delle parti dorate si è articolata in due fasi distinte atte alla completa rimozione della patina grigiastra presente sulle superfici composta da depositi salini, sudiciume e fumo untuoso, smog ambientale, polvere di vario genere. Per quanto riguarda le cadute di pellicola pittorica i danni accidentali e le stuccature, seppure di lieve entità sono state reintegrate con un abbassamento di tono e soprattutto con la tecnica a calce. I lavori hanno anche interessato il restauro dei materiali lapidei degli altari delle cappelle laterali. Assieme a queste opere è stato completamente rifatto l’impianto elettrico usando tecnologie avanzate per salvaguardare la parte artistica e architettonica del monumento: faretti di ultima generazione studiate dalla ditta Simens garantiranno una omogenea e perfetta illuminazione, senza alterare l’effetto cromatico e le temperature degli affreschi, dipinti e pitture.

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