martedì, Aprile 23, 2024
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Lavoro: per gli avvocati la concorrenza è altissima. Per emergere serve specializzarsi

Il ruolo dell’avvocato nella società moderna è molto importante, così come importante è il numero di giovani che hanno scelto di intraprendere questa professione, di iscriversi all’albo e di immettersi sul mercato del lavoro speranzosi di trovare presto la loro occupazione. E questo ha rappresentato un problema, soprattutto in anni recenti: il numero degli avvocati è in continua crescita e supera la domanda del mercato, dunque spesso chi ha scelto questa professione si ritrova a non riuscire a immettersi con successo sul mercato professionale. Esistono alternative? E quante di queste sono realmente percorribili? Vediamolo insieme.

Numeri galeotti

L’Italia abbonda di avvocati: troppi, considerando che il mercato non è in grado di assorbire neanche una larga fetta dell’offerta professionale di questo settore. A stabilirlo sono soprattutto i dati, raccolti analizzando le iscrizioni presso l’Albo professionale: nel nostro Paese ci sono infatti oltre 246.000 avvocati, senza poi considerare tutti i ragazzi che si stanno preparando per iscriversi all’albo, o che stanno portando a compimento il proprio percorso di studi presso l’università. Per quanto riguarda le singole regioni del territorio del Garda, Lombardia, Veneto e Trentino si mantengono nella media, presentando rispettivamente 3,1 legali, 2,4 legali e 1,7 legali ogni 1000 abitanti. Che sono comunque troppi, anche se le regioni in cui l’avvocatura dilaga sono soprattutto le regioni del Sud come Calabria, Campania e Puglia. La domanda giunge dunque spontanea: premesso che giurisprudenza è una facoltà bella e interessante, e che permette di avere accesso a ottimi stipendi, quali alternative si pongono agli studenti che decidono di rivolgersi verso mercati professionali più floridi?

I consigli per i giovani

Un modo per differenziarsi sul mercato del lavoro è sicuramente quello di specializzarsi, a partire dalla formazione. Ad esempio ci sono i master in diritto amministrativo e processuale come quello proposto dall’ateneo telematico Unicusano che permettono di specializzarsi in un determinato campo e che di conseguenza preparano lo studente a professioni alternative a quella dell’avvocato. Si tratta di un percorso che permette allo specialista di trovare lavoro presso le pubbliche amministrazioni, di aprire uno studio legale specializzato nelle cause relative ai pubblici poteri, o di svolgere un compito di semplice consulenza esterna. Inoltre, chi sceglierà questo corso di laurea potrà anche ambire al prestigioso ruolo di magistrato o di giurista d’impresa: in altre parole, gli sbocchi sul mercato sono davvero tanti.

La situazione in Italia

Tutte le regioni italiane manifestano lo stesso difetto: troppi avvocati concentrati nello Stivale. E si tratta di un problema non condiviso dal resto dell’Europa: per rendersi conto di quanto sia elevato il numero di avvocature nel nostro Paese, basta paragonare i dati italiani a quelli degli altri paesi europei. Come ad esempio la Francia, che ospita 75 avvocati ogni 100.000 abitanti: in Italia, invece, si arriva addirittura a 333.

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