sabato, Maggio 4, 2024
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Il Comune fa il punto sugli immobili danneggiati dal sisma del novembre 2004. Il futuro resta incerto per Villa Alba, Cinema Casinò e centro sportivo Terrazze

Le «ferite» aperte del terremoto

Sollecitato da una interrogazione della minoranza, il sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, ha fatto il quadro della situazione degli edifici pubblici dopo il terremoto del 24 novembre 2004, nient’affatto consolante.All’interno del Palazzo comunale sono state danneggiate alcune stanze del piano più alto, un tempo utilizzato come appartamento dal segretario. La prima gara d’appalto per eseguire le opere di messa in sicurezza, svoltasi a fine aprile, è andata deserta. La seconda è stata vinta dalla società Costruzioni generali, che inizierà i lavori in settembre.Uno degli edifici da «riparare» è il centro sportivo Terrazza. «Abbiamo effettuato un’indagine preliminare per verificare lo stato dell’immobile – ha spiegato il sindaco -. Bisogna effettuare alcuni interventi per mettere a norma gli impianti. E’ possibile continuare a utilizzare la struttura, escludendo però alcuni locali, come la saletta per le riunioni politiche. Il prossimo 31 ottobre scadrà il contratto di locazione. Intendiamo prorogarlo per un certo periodo, in attesa di eseguire i lavori».Sul ristorante «La stalla», Bazzani ha detto che l’edificio è stato messo in sicurezza, ma le opere non sono ancora completate. Il Cinema Casinò, dopo il sisma, non ha più riaperto. «Ha riportato danni seri. Le travi si sono sbriciolate. Abbiamo effettuato la gara d’appalto. L’impresa inizierà il 1 ottobre, e avrà 180 giorni di tempo. Non sapendo dove trasferire le attrezzature, il vecchio gestore ci paga 100 euro al mese. E’ tuttavia necessario ripensare alla destinazione futura. A noi sembra assurdo rimettere il cinema nell’ex salone delle feste. Forse potremo ricavare una sala da 100 posti, trasformando la parte rimanente. Un discorso che dovremo affrontare tutti assieme».La minoranza ha espresso perplessità sul fatto che non sia ancora stata deciso cosa diventerà il Casinò.È però Villa Alba il nodo più grosso da risolvere. «Abbiamo incontrato tre volte i funzionari della Soprintendenza – ha ricordato il sindaco -. Entro la fine di settembre dovrebbero esprimere un parere definitivo sull’intervento da effettuare. Poi si svolgerà la gara di appalto. Entro la fine del 2007 il centro congressi tornerà funzionante».Lo splendido complesso monumentale, di proprietà del comune (2.717 metri quadri di superficie calpestabile e un parco pubblico di 19.380 mq.), era stato concesso a un gruppo di quattro imprese. La cordata aveva offerto l’1% in più rispetto al canone base, che era di 720 mila euro per l’intera durata del contratto (otto anni, contratto firmato nel gennaio 2004), così suddivisi: 60 mila per ciascuno dei primi due anni, 80 mila per i successivi, 100 mila per gli ultimi due, da corrispondere in rate trimestrali anticipate.L’impegno assunto includeva anche l’arredamento dei locali, la manutenzione ordinaria (con l’illuminazione esterna dello scalone e delle fontane), la stipula di una polizza assicurativa per eventuali danni a terzi o a beni, mettendo a disposizione la struttura dieci giorni all’anno per manifestazioni turistico-ricreative. Villa Alba può essere utilizzata per meeting, convegni, seminari, ristorazione, mostre, esposizioni e rassegne di vario genere, spettacoli teatrali e musicali, pranzi matrimoniali, sfilate di moda, e così via.Successivamente la vicenda si è ingarbugliata, ed è tutt’ora in attesa di potersi proficuamente sbloccare. I privati hanno cominciato a non pagare più l’affitto, contestando la mancata esecuzione di una serie di lavori da parte del municipio: la centrale termica, l’impianto elettrico, cucina, bar, eccetera, per un importo complessivo di un milione e 53 mila euro, circa due miliardi di vecchie lire.Lo scorso autunno la giunta comunale ha ricevuto il «no» della Regione Lombardia per un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato. Il contratto con i privati è stato sospeso, in attesa di trovare un accordo.«Stiamo ancora trattando». ha tagliato corto il sindaco, che, in novembre, sperava di chiudere entro il dicembre 2005.

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