lunedì, Ottobre 2, 2023
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Livelli, il Benaco ora sorride

Che ne sarà dei liv­el­li delle acque del Gar­da, adesso che inizia la sta­gione esti­va e aumen­ta la sete delle cam­pagne man­to­vane? La rispos­ta viene da Lui­gi Mille, diri­gente del­l’A­gen­zia inter­re­gionale, l’ex Mag­is­tra­to del Po, per l’area idro­grafi­ca del­la Lom­bar­dia. «Oggi siamo a 82 cen­timetri sul­lo zero idro­met­ri­co di Peschiera — spie­ga Mille nel cor­so del dibat­ti­to orga­niz­za­to al Vit­to­ri­ale di Gar­done Riv­iera dal Lions club di Desen­zano e del­la Riv­iera host -. In inver­no abbi­amo inizia­to con una quo­ta abbas­tan­za bas­sa, cer­can­do di risparmi­are sui deflus­si, riducen­doli da 30 a 15 metri cubi al sec­on­do. Molti, a dire il vero, chiede­vano di ridurli a 10. Aves­si­mo deciso in tal sen­so, ne avrebbe risen­ti­to la cen­trale idroelet­tri­ca di Salionze, di pro­pri­età dei servizi munic­i­pal­iz­za­ti di Bres­cia e di Verona: sarebbe sta­ta obbli­ga­ta a chi­ud­ere un grup­po di pro­duzione. Una soluzione impro­poni­bile, visti i prob­le­mi col gas del­la Rus­sia, che arriva­va col con­tagoc­ce. Il 2006 sarà un anno leg­ger­mente migliore del 2005. Da un lato garan­ti­re­mo la sta­gione tur­is­ti­ca e, dal­l’al­tro, quel­la irrigua, pur dimin­u­en­do le quan­tità rispet­to alle dis­po­sizioni del Con­siglio supe­ri­ore dei lavori pub­bli­ci, che risal­go­no al 1965». Il tec­ni­co ricor­da che i liv­el­li del lago devono rimanere tra un mas­si­mo di 140 cen­timetri, altri­men­ti si ver­i­f­i­cano allaga­men­ti, e un min­i­mo di 30 («ma in pas­sato siamo sce­si fino a 10»), per non sco­prire gli scarichi fog­nari o costrin­gere i bat­tel­li del­la a evitare gli attrac­chi in alcu­ni por­ti. A una quo­ta di 130 cm., il vol­ume com­p­lessi­vo di acqua è di 500 mil­ioni di metri cubi. Facen­do uscire tre mil­ioni e 700 mila mc. di acqua, il liv­el­lo si riduce di un cen­timetro. L’ed­i­fi­cio di Mon­zam­bano, a valle del­la cen­trale di Salionze, rego­la i deflus­si nel canale Vir­gilio, nel­la Seri­o­la (ser­vono le colti­vazioni delle cam­pagne che, d’es­tate, avreb­bero dirit­to a 88 mc. al sec­on­do, e invece devono accon­tentar­si di 70) e nel­lo stes­so fiume Min­cio. «Il 2003 — pros­egue Mille — ver­rà ricorda­to per la sic­c­ità, che ci ha costret­to a scen­dere fino a 8 cen­timetri. Bene il 2004 (mai sot­to i 40 cm.), dif­fi­cile il 2005. Adesso preve­di­amo un’an­na­ta leg­ger­mente migliore. Alber­ga­tori, oper­a­tori eco­nomi­ci, agri­coltori, pro­dut­tori di ener­gia, eccetera: ci ritro­vi­amo a un tavo­lo uni­co, per trovare (assieme) le soluzioni migliori». Non man­ca l’indi­cazione degli inves­ti­men­ti da effet­tuare. «Per rego­lare a dis­tan­za le para­toie — con­clude il diri­gente -, inten­di­amo alle­stire un sis­tema più sofisti­ca­to di tele­con­trol­lo, spenden­do un mil­ione e 440 mila euro. Cre­do che ver­rà introdot­to nel 2007».

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