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La Lombardia vitivinicola taglia il traguardo del Vinitaly 2009 con una produzione da record

“Lombardia: vini da record” al Vinitaly 2009

Se il 2008 ha visto il riconoscimento della prestigiosa DOCG Oltrepò pavese metodo classico, che ha portato la produzione di bollicine lombarde al primo posto in Italia, il 2009 si apre con il riconoscimento della DOCG Moscato di Scanzo, la quinta DOCG della Lombardia (che annovera anche 14 DOC e 15 IGT) e la DOCG più piccola d’Italia, a dimostrazione di come l’eterogeneità sia uno dei caratteri più interessanti dei vini lombardi.Record anche riguardo alle adesioni, che confermano il successo della formula del padiglione regionale lombardo “Vini di Lombardia”, realizzato e coordinato grazie alla sempre più forte intesa tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e VeronaFiere.Lo spazio dedicato alla Lombardia è aumentato anche quest’anno, arrivando complessivamente a 6700 mq., mentre le aziende partecipanti sono 201, il 18% in più dello scorso anno.“Guardate Oltre: c’è la Lombardia!” è il messaggio della vitivinicoltura lombarda nelle campagne promozionali estere e lo sarà anche per le migliaia di visitatori e di buyers presenti a Vinitaly 2009 dal 2 al 6 aprile a Verona. “Vinitaly è un appuntamento che come pochi ha la capacità di catalizzare l’attenzione internazionale sul mondo del vino – spiega Luca Daniel Ferrazzi, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia – e Regione Lombardia mette quindi orgogliosamente in campo le sue eccellenze, rappresentate dalle centinaia di etichette diverse che i nostri territori vinicoli sanno offrire. Un grande scelta di qualità, anno dopo anno sempre più riconosciuta dagli addetti ai lavori ma, soprattutto, apprezzata dal pubblico dei consumatori. Un percorso consolidato, che da anni vede il PalaExpo di Verona diventare la casa del “Made in Lombardia” e per permettere ai nostri produttori di incontrare addetti ai lavori e buyers provenienti da tutto il mondo. Vinitaly è quindi una grande occasione per aumentare la percezione e la competitività dei nostri vini, ma è anche un grande appuntamento culturale”.“La partecipazione organizzata e di qualità alle grandi fiere internazionali – ricorda il Presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni- continua ad essere uno strumento essenziale per la promozione dei prodotti lombardi, anche nel comparto del vino. Riscontro delle ricadute positive in termini di business l’abbiamo nei numeri costantemente crescenti del padiglione Vini di Lombardia a Vinitaly. E’ l’alleanza costruttiva tra sistema pubblico e aziende il punto di forza del sistema lombardo che si basa sulla qualità eccellente e costante dei nostri prodotti; a ciò si aggiunge la non scontata capacità di lavorare insieme dei produttori nella ricerca e innovazione e nella promo-commercializzazione, per arrivare sinergicamente in vetta e poi lasciare che vinca il migliore”.Si sta ormai facendo largo –dichiara Livio Cagnoni, Presidente di AS.CO.VI.LO. – il concetto di «Lombardia terra del vino». Sta succedendo in virtù della forza dei singoli, capaci di presentarsi uniti, come una squadra. Abbiamo tanti assi nella manica, da giocarci nonostante l’onda lunga della crisi economica internazionale. Per Ascovilo la soddisfazione di aver portato un grande sistema sotto un unico simbolo: “Vini di Lombardia” e la convinzione che poter contare su una rete regionale, istituzionale e privata, sempre più efficiente, che non spreca risorse ma le condivide, ci può far per guardare al futuro con lungimiranza.

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