martedì, Dicembre 5, 2023
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“Lombardia: vini da record” al Vinitaly 2009

Se il 2008 ha vis­to il riconosci­men­to del­la pres­ti­giosa DOCG Oltrepò pavese meto­do clas­si­co, che ha por­ta­to la pro­duzione di bol­licine lom­barde al pri­mo pos­to in Italia, il 2009 si apre con il riconosci­men­to del­la DOCG Mosca­to di Scan­zo, la quin­ta DOCG del­la Lom­bar­dia (che annovera anche 14 DOC e 15 IGT) e la DOCG più pic­co­la d’I­talia, a dimostrazione di come l’etero­geneità sia uno dei carat­teri più inter­es­san­ti dei vini lombardi.Record anche riguar­do alle ade­sioni, che con­fer­mano il suc­ces­so del­la for­mu­la del padiglione regionale lom­bar­do “Vini di Lom­bar­dia”, real­iz­za­to e coor­di­na­to gra­zie alla sem­pre più forte inte­sa tra , Union­camere Lom­bar­dia e VeronaFiere.Lo spazio ded­i­ca­to alla Lom­bar­dia è aumen­ta­to anche quest’an­no, arrivan­do com­p­lessi­va­mente a 6700 mq., men­tre le aziende parte­ci­pan­ti sono 201, il 18% in più del­lo scor­so anno.“Guardate Oltre: c’è la Lom­bar­dia!” è il mes­sag­gio del­la vitivini­coltura lom­bar­da nelle cam­pagne pro­mozion­ali estere e lo sarà anche per le migli­a­ia di vis­i­ta­tori e di buy­ers pre­sen­ti a 2009 dal 2 al 6 aprile a Verona. “Vini­taly è un appun­ta­men­to che come pochi ha la capac­ità di catal­iz­zare l’at­ten­zione inter­nazionale sul mon­do del – spie­ga Luca Daniel Fer­razzi, Asses­sore all’A­gri­coltura del­la Regione Lom­bar­dia – e Regione Lom­bar­dia mette quin­di orgogliosa­mente in cam­po le sue eccel­len­ze, rap­p­re­sen­tate dalle centi­na­ia di etichette diverse che i nos­tri ter­ri­tori vini­coli san­no offrire. Un grande scelta di qual­ità, anno dopo anno sem­pre più riconosci­u­ta dagli addet­ti ai lavori ma, soprat­tut­to, apprez­za­ta dal pub­bli­co dei con­suma­tori. Un per­cor­so con­sol­ida­to, che da anni vede il Pala­Ex­po di Verona diventare la casa del “Made in Lom­bar­dia” e per per­me­t­tere ai nos­tri pro­dut­tori di incon­trare addet­ti ai lavori e buy­ers prove­ni­en­ti da tut­to il mon­do. Vini­taly è quin­di una grande occa­sione per aumentare la percezione e la com­pet­i­tiv­ità dei nos­tri vini, ma è anche un grande appun­ta­men­to culturale”.“La parte­ci­pazione orga­niz­za­ta e di qual­ità alle gran­di fiere inter­nazion­ali – ricor­da il Pres­i­dente di Union­camere Lom­bar­dia - con­tin­ua ad essere uno stru­men­to essen­ziale per la pro­mozione dei prodot­ti lom­bar­di, anche nel com­par­to del vino. Riscon­tro delle ricadute pos­i­tive in ter­mi­ni di busi­ness l’ab­bi­amo nei numeri costan­te­mente cres­cen­ti del padiglione Vini di Lom­bar­dia a Vini­taly. E’ l’al­lean­za costrut­ti­va tra sis­tema pub­bli­co e aziende il pun­to di forza del sis­tema lom­bar­do che si basa sul­la qual­ità eccel­lente e costante dei nos­tri prodot­ti; a ciò si aggiunge la non scon­ta­ta capac­ità di lavo­rare insieme dei pro­dut­tori nel­la ricer­ca e inno­vazione e nel­la pro­mo-com­mer­cial­iz­zazione, per arrivare sin­er­gi­ca­mente in vet­ta e poi las­cia­re che vin­ca il migliore”.Si sta ormai facen­do largo –dichiara Liv­io Cagnoni, Pres­i­dente di AS.CO.VI.LO. — il con­cet­to di «Lom­bar­dia ter­ra del vino». Sta succe­den­do in virtù del­la forza dei sin­goli, capaci di pre­sen­tar­si uni­ti, come una squadra. Abbi­amo tan­ti assi nel­la man­i­ca, da gio­car­ci nonos­tante l’on­da lun­ga del­la crisi eco­nom­i­ca inter­nazionale. Per Ascov­i­lo la sod­dis­fazione di aver por­ta­to un grande sis­tema sot­to un uni­co sim­bo­lo: “Vini di Lom­bar­dia” e la con­vinzione che pot­er con­tare su una rete regionale, isti­tuzionale e pri­va­ta, sem­pre più effi­ciente, che non spre­ca risorse ma le con­di­vide, ci può far per guardare al futuro con lungimi­ran­za.

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