L’opposizione della lista «Garda città viva e solidale», torna a farsi sentire con volantini e manifesti affissi sui muri del paese. Il gruppo, guidato da Fabrizio Comencini, scrive: «Garda è il Comune del lago e della Provincia che ha le tasse più alte: Ici, tassa rifiuti e Irpef al massimo consentito; Garda è tra i primi cinque Comuni italiani con la tassazione più elevata (dati Sole 24 Ore). Nel frattempo Garda cambia, cambia la morfologia del territorio, cambieranno le cartoline di Garda, una nuova opera faraonica sta per nascere: il più grande porto del lago».Il manifesto poi dice: «Il nuovo porto arriverà fino alla spiaggia del Corno, con 300 nuovi posti barca a pagamento e la costruzione di edifici per un totale di 2.500 metri quadrati in riva al lago….. Abbiamo chiesto di sentire prima la gente e ci hanno risposto col silenzio. Abbiamo chiesto di sapere come si svilupperà il progetto del porto e delle infrastrutture collegate: top secret. Il signor sindaco ha tenuto a farci sapere che voi lo avete votato e quindi ora può fare quello che vuole. Una volta eletti non devono rendere conto a nessuno? Che sia un nuovo sistema di democrazia?», conclude l’opposizione.Parole dure, cui Davide Bendinelli replica senza mezze misure: «Finalmente Comencini e i suoi tornano a fare politica come hanno sempre fatto e cioè in modo insensato e infondato. Per ciò che riguarda le tasse non abbiamo cambiato nulla rispetto al 2007. Vorrei ricordare che l’Ici è al 4 per mille e abbiamo introdotto l’esenzione per i disabili gravi. La tassa rifiuti è imposta dal costo di smaltimento. Per quello che riguarda l’Irpef, dico solo che nessuno può fare miracoli: il nostro Comune non ha aree edificabili e quindi tassabili come accade altrove. Per far quadrare i conti, se si vuole preservare il territorio, da qualche parte dobbiamo prendere».Poi Bendinelli entra nel merito della questione porto. «Abbiamo inserito il progetto preliminare nel piano delle opere con il progetto di finanza, ma ribadisco che il porto verrà fatto solo quando sarà realizzato il parcheggio dietro la Banca popolare. Il progetto poi, parla di struttura non definitiva: pubblicheremo quindi il bando e i promotori potranno presentare idee migliorative, che saranno valutate e se ritenute valide, accolte». Inoltre: «Non è vero che non teniamo conto della gente: riqualificazione e ampliamento del porto era scritto nel programma elettorale, quindi quando anche noi avremo le idee più chiare, convocheremo la popolazione per discuterne. L’idea è di riqualificare tutta l’area portuale, ma siamo ancora in una situazione da definire. Abbiamo però la volontà di salvaguardare il territorio e non vogliamo infrastrutture che non servano. Vogliamo solo migliorare la portualità di Garda, ma non è neanche detto che troveremo chi faccia l’investimento».In realtà qualche idea precisa l’amministrazione ce l’ha, poiché lo studio di fattibilità o progetto preliminare, realizzato dall’ufficio tecnico del Comune, specifica i dettagli del nuovo porto: 300 posti per imbarcazioni a motore o a vela della lunghezza media di 10 metri, con un bacino interno di 40 mila metri quadrati. Una palazzina da adibire ad assistenza servizi, ricezione, ristoro e foresteria, di 2.500 metri quadrati che andrà a sostituire l’attuale edificio in riva al lago dove è situata la sede della Lega navale e il bar del Lido. È indicata anche l’ipotesi di creare una darsena nell’entroterra. Relazione cui è allegato il quadro economico dell’opera, dettagliata in ogni infrastruttura e per cui si prevede la spesa di 10 milioni e mezzo di euro. Bendinelli precisa: «Non sarebbe il porto più grande del lago e servirà a togliere le boe e le barche abusive ormeggiate sulla riva dell’area che dall’attuale porto, va fino al “Corno”, dove ci sono circa 130 boe e una sessantina di posti nel porto attuale. Quindi se ristrutturo il porto e lo ampio, creo solo una settantina di nuovi posti barca rispetto allo stato attuale. La palazzina, con i suoi 2500 metri quadrati, è il massimo consentito, ma potrebbero essere anche meno. Noi vogliamo fare un centro servizi con una nuova sede anche per la Lega navale e il bar; se avanzeranno spazi li useremo per il Comune. Anche i 300 posti barca sono il massimo, e potrebbero essere meno. Certo non possiamo far scappare un investitore che magari per poche decine di posti barca in meno, dica di non avere sufficiente ritorno economico.Noi vogliamo migliorare la portualità per un miglior sviluppo del paese, salvaguardando l’ambiente. Il rimessaggio inserito nel progetto nell’entroterra, è una prospettiva, che forse non verrà nemmeno usata. Comunque non trovo nulla nel pensare a un rimessaggio in un capannone in zona industriale. Tutto serve per migliorare la qualità dell’offerta turistica di Garda». «Di certo», conclude il sindaco, «non mi voglio far condizionare dalla minoranza».
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