lunedì, Aprile 29, 2024
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Dalla Bassa alle valli, dalla città ai laghi, c’è chi sogna il modello austriaco e danese attraversato da itinerari cicloturistici. Investimenti per sei milioni di euro, otto percorsi in fase di ultimazione

Metti il bresciano su due ruote

Salire in bicicletta, attraversare lunghi tratti della città e della provincia ammirando paesaggi gradevoli senza intoppi, sbarre o corsi d’acqua che limitano il passo, oggi è possibile. La bicicletta ha conquistato nuove vie: itinerari che si aggiungo a quelli conosciuti e che consentono, per i più allenati, di collegare addirittura la Valcamonica al Parco dell’Alto Garda. La rete è particolarmente estesa e copre davvero tutto il territorio provinciale, dalle Valli ai laghi fino alla Bassa bresciana. Del resto, forte è stato l’impegno della Provincia negli ultimi anni per la realizzazione di piste ciclabili. E i risultati sono visibili. «Il nostro obiettivo – spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Parolini – era creare una rete di percorsi in grado di collegare tutto il territorio provinciale. Itinerari moderni dotati dell’adeguata cartellonistica da poter percorrere in tutta sicurezza sia nel tempo libero che per recarsi al lavoro». Perchè no, sarebbe davvero una sana abitudine quella di raggiungere il posto di lavoro in sella alla propria due ruote. Ma non è tutto, la rete di piste su cui tanto ha lavorato l’Ente Provincia, attraversa i centri storici del paese collegandosi con le piste ciclabili già esistenti. Un progetto pilota in Lombardia. «Tutti i comuni toccati dalle piste ciclabili prevedono il passaggio per il centro storico – prosegue Parolini -. L’amante delle due ruote si troverà così a riscoprire delle vere e proprie chicche, centri, a volte isolati, ma di una valenza architettonica straordinaria, specialmente nella Bassa bresciana». Quattro di questi percorsi sono già aperti e fruibili al pubblico. Si tratta delle piste Brescia-Paratico, Brescia-Monticelli d’Oglio (con una serie di percorsi alternativi e sottopassi alla strada 668), Brescia-Gavardo e Pisogne-Darfo. Entro un paio di mesi, ha assicurato Mauro Parolini verranno inaugurate la Brescia-Desenzano, la Brescia-Salò, la Paratico-Urago e l’Orzinuovi-Seniga. In termini economici si tratta di un investimento di circa 6 milioni di euro. «Normalmente a bilancio dal 1999 ad oggi abbiamo messo più di 1milione e mezzo di euro. Abbiamo finito percorsi per 1 milione e 800 mila euro e ne stiamo completando altri per 3 milioni e seicento mila euro». «La dove è possibile – ha concluso Parolini – collegheremo i nostri percorsi con le altre province, ad esempio con il vicino mantovano». A credere fortemente nella valenza di una rete di piste ciclabili sul territorio è l’assessore provinciale al Turismo Ermes Buffoli: «La valenza di questi itinerari è doppia – sostiene – sono utili per chi abita il territorio ma anche per gli ospiti che trovano un modo alternativo di fruire il nostro territorio passeggiando su piste protette». Una lacuna che per l’assessore al Turismo andava colmata: «Paesi come l’Austria e la Danimarca da anni hanno realizzato itinerari cicloturistici che attraversano i loro paesi. La scelta della Provincia e di questa Giunta di investire ingenti risorse in un progetto simile non poteva essere più azzeccata». Del resto è già iniziata anche la promozione della “provincia da percorrere in bicicletta”: una pubblicazione raccoglie 40 itinerari con cartine, fotografie e schede descrittive del panorama naturale bresciano. Non mancano i progetti: «Abbiamo in mente – continua Buffoli – di costruire una sorta di rete di comunicazione che consenta a chi decide di trascorrere le proprie vacanze in bicicletta, di trovare alberghi e agriturismo sul percorso, dopo poter pernottare, pranzare o semplicemente sostare mettendo in sicurezza le due ruote. Un modo per rendere più vivibile e godibile il territorio per chi decide di fruirlo in bicicletta o anche a piedi. Sono convinto che se mancano queste infrastrutture il turismo farà ben pochi passi in avanti». Una pista su tutte merita per l’assessore Buffoli di essere menzionata, ovvero la Vello-Toline, perla del lago d’Iseo. «L’intervento di recupero una volta terminato contribuirà alla riqualificazione di tutto il territorio restituendo ai residenti della zona un vero gioiello, e ai turisti il piacere di passeggiare in riva al lago».

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