domenica, Aprile 28, 2024
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Aprirà il programma la «passeggiata in bicicletta» dalla piazza centrale. Oggi la comunità celebra il santo protettore del paese

Moniga in festaper San Martino

Oggi l’intera comunità di Moniga si mobiliterà per i festeggiamenti del patrono, San Martino, la cui ricorrenza cade proprio l’11 novembre. Per festeggiare al meglio questa ricorrenza l’Amministrazione comunale si è mobilitata, in collaborazione con l’Unione sportiva locale e il Gruppo alpini, per coinvolgere la comunità.Si comincerà alle 8.45, con il ritrovo, nella centrale piazza San Martino, per la “Passeggiata in bicicletta”, una scampagnata su due ruote lungo il territorio comunale giunta alla sua seconda edizione, aperta a tutti e in memoria di Giampietro Pasini. Alle 11 si terrà, nella parrocchiale, la funzione religiosa e, a seguire, per tutti coloro che si saranno iscritti, il pranzo in compagnia nei locali dell’oratorio. Il menù, dal costo di 20 euro per gli adulti e di 5 per i bambini, prevede: minestra con fegatini, l’immancabile spiedo con polenta, contorni, formaggio, dolce, acqua, vino e caffè. Ma la giornata non si chiuderà qua: i festeggiamenti continueranno nel pomeriggio, a partire dalle 15, con giochi in piazza San Martino e castagne e vin brulè per tutti preparate dal locale Gruppo alpini. «La festa sarà un’opportunità per conoscerci meglio – spiega il sindaco di Moniga, Lorella Lavo, rivolta ai cittadini – un momento di incontro e di dialogo per rigenerare e instaurare vecchie e nuove amicizie».San Martino di Tours è il patrono dei cavalieri, viaggiatori e dei vignaioli e visse nel IV secolo. Nato in Pannonia attorno al 315 fu avviato al servizio militare all’età di 15 anni e si convertì al cristianesimo dopo il famoso episodio del mantello. La leggenda narra che Martino si trovava alle porte della città di Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia, ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi. Gli abitanti di Tours lo elessero vescovo nel 371 per la fama di santità collegata ai numerosi miracoli al suo attivo, come la guarigione di lebbrosi ed epilettici, o la resurrezione di un giovane schiavo che era stato impiccato.

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