lunedì, Maggio 6, 2024
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Interattività, ambientazioni in «esterni»: oggi la presentazione

Museo dai fondali alle cimeper raccontare l’Alto Lago

Sarà presentato a mezzogiorno, nella sala conferenze del museo di Storia naturale di Verona, il progetto del nuovo museo del centro dell’alto lago, ora ospitato nella casermetta all’interno del castello scaligero. Grazie al contributo economico della Fondazione Cariverona e del Gal (Gruppo di Azione Locale Baldo Lessinia) in convenzione con la Comunità Montana del Baldo sarà possibile «ridisegnare» l’intero museo, più accattivante e di facile dialogo con i visitatori.L’obiettivo dell’assessorato alla cultura di Malcesine, di concerto con il museo civico di Verona, è quello di uscire dagli schemi classici dei musei e proporre un viaggio tra scenografie, ricostruzione di particolari habitat, il recupero di grandi animali (dall’aquila allo stambecco) collocati non in vetrine ma all’aperto suggerendo un’ambientazione quasi naturale. L’attuale museo, diviso nelle classiche sezioni di Geologia, Paleontologia, Botanica, Zoologia e Preistoria, lascerà il posto a un nuovo progetto che ha per obiettivo il rappresentare una storia naturale del territorio, di facile apprendimento, immediata comprensione e grande suggestione.Si partirà dal lago, dalle sue profondità (oltre 300 metri), dalla varietà della sua formazione geologica alla ricchissima presenza di piante e animali, alle più antiche popolazioni preistoriche che vi hanno abitato sulle rive fin dal secondo millennio avanti Cristo, per arrivare, con un percorso a tappe ben scandite al Monte Baldo. Si punterà ad immagini di realtà oggi visibili proposte come icone di immediato orientamento. Per esempio, la località « I Piombi» sul Monte Baldo è l’occasione per parlare delle rocce fossilifere che oggi si rinvengono a quella altitudine, ma che 50 milioni di anni fa erano parte del fondale di un mare profondo. La ricostruzione di un ambiente come il canneto, servirà a una contestualizzazione immediata e visiva della fauna e flora di oggi per arrivare a illustrare l’ambiente naturale della riva del lago e la sua ricchezza di habitat unico. Il filo conduttore è l’interattività. I tempi di realizzazione del progetto prevedono l’inizio dell’allestimento a novembre.

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