lunedì, Aprile 29, 2024
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Varo previsto in primavera nell’ex portinera di Maina Inferiore. Dalle foto agli attrezzi, un percorso culturale in cartiera

Museo della carta, cantiere aperto

«In primavera inaugureremo il Museo della carta – annuncia il sindaco di Toscolano Maderno, Paolo Elena, ai lavoratori anziani della cartiera, riuniti per la festa del tesseramento -. Abbiamo effettuato la gara di appalto, e la ditta vincitrice si sta attrezzando per i lavori, che inizieranno prevedibilmente dopo le feste natalizie. Tempo permettendo, l’esecuzione dovrà essere effettuata in tre mesi. «Ci auguriamo che quello nell’ex portineria di Maina Inferiore sia il primo di una serie di interventi nella valle, dopo l’accordo siglato in agosto con la Provincia e la Comunità montana parco Alto Garda». Bisognerà inoltre consolidare, mettere in sicurezza i percorsi esistenti e creare nuovi tracciati, migliorando il sistema viabilistico di accesso e di collegamento interno, nel rispetto del quadro ambientale e naturalistico. Giangiacomo Spagnoli, il coordinatore dell’operazione, ha ricordato che, effettuata la ristrutturazione, l’edificio accoglierà quattro sale. «La prima verrà chiamata: stanza della memoria. Accoglierà ricerche, tesi di laurea (in architettura, storia, geologia, ecc.), videocassette, documentari, una cartina dell’impero austroungarico. Nel 1862 le cartiere della valle occupavano duemila addetti. Molti giungevano da varie località della zona. «La seconda sarà la sala del ricordo, con un centinaio di fotografie scattate agli inizi del secolo. Sistemeremo anche un argano di legno, utilizzato per cinquecento anni dai frati Domenicani. Curiosa, poi, la storia dei rimorchiatori, che servivano per gli spostamenti sul lago. «L’ultimo, costruito nel 1920 nei cantieri di Monfalcone, fu trasportato a pezzi fino a Peschiera, e lì montato. Doveva trasportare numerose chiatte, ma le correnti consentirono di agganciarne (al massimo) tre. Altrimenti c’era il rischio che si staccassero. Quel rimorchiatore fu poi trasformato in una specie di yacht, dotato di quattro cabine di lusso e utilizzato per le crociere». Spagnoli aggiunge che «la terza stanza verrà dedicata alle filigrane. Ci sarà uno staccio del 1740, con la sigla V.F., cioè Veronesi Francesco, l’unico imprenditore che non si era sistemato nella valle. La sua attività, infatti, si svolgeva in piazza a Maderno, nell’edificio ora diventato hotel Golfo. «Nelle bacheche esporremo la cartamoneta stampata nel periodo della Rsi, la Repubblica sociale di Benito Mussolini. In un angolo, cinque rulli ballerini in bronzo. Da ultimo, il locale della fabbricazione, con cinque riproduzioni: dalla cernita degli stracci alla essicazione. Non mancherà un raffronto con la lavorazione attuale. Nel giardino esterno collocheremo gli attrezzi pesanti. Autentica chicca: una calandra alta due metri e larga 80 centimetri. E’ da tre anni che stiamo recuperando materiale nelle cantine o sui solai. Molti reperti sono stati buttati via”. Anche perchè le nuove tecnologie mandavano in pensione le vecchie. Il presidente Giorgio Bombardieri ha ricordato l’attività svolta dal Gruppo lavoratori anziani: il gemellaggio con le cartiere di Chiampo e Sarego, appartenenti alla famiglia vicentina Marchi; il premio del 1 maggio, tra gli studenti delle scuole medie; le visite guidate in fabbrica (“siamo stati chiamati a fare da docenti ai ragazzi”). Bombardieri ha concluso affermando che l’anno prossime le iniziative saranno sostanzialmente le stesse, anche se stavolta toccherà a quelli di Chiampo e Sarego sbarcare sul lago. Il sindaco Elena ha rammentato che al Gruppo verrà affidata la gestione del Museo della carta («stiamo discutendo la convenzione»).

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