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Mostra delle sculture del «Bambin Gesù»

Nella sala dei Provveditori

Domani pomeriggio alle ore 17, nella Sala dei Provveditori del comune di Salò, verrà inaugurata la mostra delle sculture del Bambin Gesù, che rimarrà aperta fino al 6 gennaio (orario 10-13, martedì, giovedì e venerdì anche dalle 15 alle 17). Si tratta di dodici opere della collezione di Hiky Mayr Hinterkircher, la più importante esistente in Europa. La signora, proprietaria (con i due figli) del Grand Hotel Fasano e di Villa Principe, possiede 300 pezzi in terracotta, cartapesta, legno o cera, realizzati tra il 16° e il 20° secolo (alcuni anteriori). Li acquista sui mercatini di tutta Italia e anche all’estero, spesso privi di gambe o braccia. Poi li restaura, con pizzi e velluti. Negli ultimi anni li ha esposti a Brescia, Perugia, Vienna, Monaco, al Museo diocesano di Milano (con inaugurazione del ministro Giuliano Urbani) e Parma. Nello splendido volume stampato da Franco Maria Ricci si spiega che «la vastissima collezione di Hiky Mayr è riconducibile al culto del Divino Infante, inteso sia in senso proprio che come metafora dell’infanzia, centro mistico del cristianesimo, ma anche condensato di umane e spirituali aspirazioni. E’ infatti nella vita privata della borghesia che il culto del Bambin Gesù si radica profondamente in tutta l’Europa cattolica. Dal XVII secolo in modo particolare, l’interesse all’infanzia di Cristo orienta i fedeli in senso persuasivo e li richiama a valori imitativi. In tutti i casi, salvo eccezioni non rare, non si tratta di una produzione di interesse esclusivamente artistico, quanto di una corrente di confine tra la ricerca artigianale e quella artistica, in stretto rapporto con la storia della devozione e del gusto». Al termine dell’inaugurazione, si svolgerà un concerto del Quartetto San Carlo, con i chitarristi Luca Lucini, Mauro Vanzani (insegnanti presso l’Accademia locale di musica), Chiara Festa e Federica Zanetti. I quattro eseguiranno brani di Vivaldi (l’allegro della «Primavera» e il largo dell’«Inverno»), Pachelbel, Klenjans, Albeniz, Tarrega e Piazzolla (Libertango).

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