domenica, Aprile 28, 2024
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Via libera progetto preliminare riguardante la realizzazione di 140 posti auto davanti al Grand Hotel di Gardone Riviera, stilato dall'architetto Giorgio Fortini. Costo dell'intervento: un miliardo.

Nuovo percheggio misto al via

Via libera progetto preliminare riguardante la realizzazione di 140 posti auto davanti al Grand Hotel di Gardone Riviera, stilato dall’architetto Giorgio Fortini. Costo dell’intervento: un miliardo.Lo ha deciso il Consiglio comunale, col voto della maggioranza e l’astensione delle minoranze.”Lo scorso autunno avevamo presentato richiesta di finanziamento al Frisi – spiega il sindaco Alessandro Bazzani -. La Regione Lombardia ha accolto le domande di undici comuni, tra cui la nostra, su un totale di cento. Concedendoci un contributo di 900 milioni, da restituire in 20 anni, a rate di 45 milioni l’una. Altri 100 milioni dobbiamo metterli noi. Siamo stati sorpresi dall’inusuale rapidità. Tanto che, in una riunione svoltasi a Milano, tutti e undici abbiamo sollecitato uno slittamento. Invece, niente. Entro il 27 maggio bisognerà approvare il progetto esecutivo. Ancora un mese, e il Pirellone emetterà il decreto di approvazione. Inizio dei lavori entro il 27 settembre. Alle perplessità sui tempi, i funzionar! della Regione hanno risposto in maniera secca: chi nonli rispetta, viene cancellato. C’è la possibilità di proroghe per complessivi 120 giorni, non uno di più. Io credo che il progetto – il preliminare già realizzato è sostanzialmente un esecutivo – possa essere spedito a metà giugno”.Il parcheggio sorgerà nel terrapieno di proprietà del Grand Hotel che, attualmente, lo utilizza per i propri clienti.”Novanta posti coperti rimarranno privati, i 50 soprastanti, pubblici – aggiunge Bazzani -. Mi chiedo se sia un’operazione vantaggiosa. Ipotizzando di utilizzare i nostri 50 posti tre ore, per 200 giorni all’anno, avremmo un introito di 60 milioni. Vistoche al Frisi, il Fondo della Regione, ne vanno rimborsati 45 all’anno, sulla collettività non ricade alcun onere. La striscia di terra, lunga 130 metri e larga 15, è di duemila metri quadri. Al tirar delle somme, viene a costare mezzo milione al metro quadrato. Naturalmente occorrerà siglare un accordo con Franco Mizzaro, proprietario del Grand Hotel, che ha dichiarato piena disponibilità. Prima di dare la risposta definitiva, vuole esaminare il progetto definitivo. Aggiungo che, in futuro, si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di realizzare un autosilo di quattro piani, incassato nella parte retrostante, a fianco dell’ ufficio postale e della palazzina della Comunità del Garda. Un discorso, questo, da approfondire”.Le minoranze hanno sollevato una serie di interrogativi.”Le preoccupazioni maggiori vengono dall’intesa coi privati – commenta il senatore Alfredo Mantica, di An -. Gli accordi di programma sembrano percorsi rapidi. Invece richiedono un sottile equilibrio e la presenza costante di un… avvocato”.Lo stesso Mantica e Davide Calderan hanno invitato a riprendere in considerazione la sistemazione dell’area Esso (si parlava di un grande autosilo, ma non se n’è più fatto nulla), senza trascurare la necessità di un collegamento pedonale tra la parte a monte e il lungolago, tagliati dalla 45 bis.Guido Armellini:”Avrei visto bene un progetto generale di tutta l’area, magari chiamando i professionisti locali ad esprimere le loro idee. E procedere, poi, per gradi”.”Ma i tempi imposti dal Frisi – ha risposto il sindaco – impongono scelte rapide. Prendere o lasciare”.Il Consiglio comunale ha approvato anche la pavimentazione del centro storico di Morgnaga (250 milioni di spesa), gli allacciamenti alla nuova rete fognaria di Tresnico e l’il-luminazione (75 milioni, di cui 40 rimborsati dai privati), la sistemazione idraulica di via Irta a Montecucco (36), l’adeguamento del Casinò alla normativa antincendio (131).Sull’edificio è in atto da anni una controversia con Salò, non ancora conclusa. Dopo lo scioglimento dell’Azienda di soggiorno, che ne era proprietà-ria, il Casinò è finito in mano a Gardone Riviera, in virtù di una sentenza del Tribunale civile di Broscia.Ma pende in Cassazione il ricorso dei… cugini, che reclamano il 50 per cento.

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