venerdì, Marzo 29, 2024
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Antinfiammatoria, rafforza la barriera cutanea, priva di controindicazioni: ricerca scientifica ed esperienza clinica ne convalidano le proprietà. Nuovo studio svela l’incidenza crescente della dermatite atopica anche nell’adult

Patologie dermatologiche nei bambini: acqua termale sulfurea, cura efficace e naturale per la pelle più sensibile.

La pelle dei bambini è delicata e più facilmente soggetta a problematiche. Tra le diverse patologie dermatologiche pediatriche, dermatite atopica (DA), psoriasi, acne e vitiligine, la DA è la più diffusa: colpisce il 15-20% dei bambini. Si tratta di una malattia infiammatoria che ha come sintomo principale il prurito.

La terapia termale rappresenta per milioni di bambini e adulti una cura naturale e senza controindicazioni. L’acqua sulfurea, insieme al fango, è la più indicata grazie proprio alle azioni specificheche ha sulla pelle, in primis l’attività antinfiammatoria. Sottolinea Carlo Sturani, Direttore Scientifico Sanitario di Terme di Sirmione: “La presenza di idrogeno solforoso nell’acqua di Terme di Sirmione contribuisce ad aumentare l’azione antinfiammatoria e antiossidante. La dimostrazione che l’idrogeno solforoso dell’acqua di Sirmione è in grado di aumentare la produzione endogena di interleukina 10 (uno dei più potenti antinfiammatori naturali) spiega l’efficacia dell’azione antinfiammatoria delle acque sulfuree in molte patologie cronico degenerative che interessano le mucose e la pelle.

Ulteriori studi hanno dimostrato come l’idrogeno solforoso impiegato alle stesse concentrazioni presenti nell’acqua termale di Sirmione sia in grado di ridurre sia la crescita che il potenziale infiammatorio delle cellule cutanee in vitro. Lo zolfo, inoltre, svolge un’azione anti-seborroica, esfoliante, anti-micotica e anti-batterica naturale che rende l’acqua termale diSirmione indicata anche nelle pelli grasse e soggette ad acne.”

“I bambini affetti da Dermatite Atopica (DA) devono essere curati. Molte mamme oggi non lo fanno, come non si curano gli stessi adulti con DA”, sottolinea Giampiero Girolomoni, Direttore Clinica Dermatologica Università di Verona. “Curarsi vuol dire una vita migliore, meno prurito, meno fastidio. Nei bambini
interferisce con lo studio, con la concentrazione, con il sonno, oltre ad avere ripercussioni sull’aspetto psicologico. Curare la DA vuol dire inoltre ridurre le probabilità che si sviluppino allergie, asma e rino-congiuntivite. È risaputo che la Dermatite Atopica rappresenta la prima tappa della marcia atopica, cioè quella consecuzione di malattie di cui la DA è la prima a manifestarsi. Questo vuol dire che i bambini che hanno la DA, se curati adeguatamente, hanno minore probabilità di sviluppare le altre patologie. La conferma importante è arrivata da uno studio prospettico pubblicato di recente che ha analizzato le variabili che aumentano il rischio che i bambini con DA sviluppino l’asma. Su 2311 bambini seguiti negli anni, con DA dall’età di 1 anno, esiste una fetta significativa
di questi che a 3 anni sviluppa l’asma. Tutto ciò a conferma di un mito da sfatare: la DA non è primariamente una malattia allergica; è la DA che predispone all’allergia.”

La DA è una malattia in cui ci sono da un lato alterazioni della barriera epidermica e dall’altro un’alterata risposta infiammatoria. Queste alterazioni hanno entrambe un’importante impronta genetica. Poi ci sono alcuni fattori di rischio ambientali noti tra cui l’uso di un’acqua dura (calcarea), che disidrata la pelle e
richiede una quantità maggiore di detergente peggiorando il problema, vivere in ambienti troppo secchi o troppo umidi, essere esposti all’inquinamento atmosferico (incluse le particelle di carburante diesel).

Prosegue il prof. Girolomoni: “In questo contesto la cura termale è una terapia molto interessante poiché è priva di effetti collaterali. E’ una cura naturale, semplice. Non prevede l’impiego di farmaci. E quindi è un’opportunità molto importante per bambini e anche adulti. Le acque termali non sono tutte uguali. Quelle indicate per la cura della DA devono avere un insieme di proprietà tra cui anti-infiammatoria. Da questo punto di vista le acque sulfuree sono quelle elettive, come già lungamente dimostrato per le patologie infiammatorie respiratorie.”

L’azione viene svolta con la balneoterapia, le vaporizzazioni e la fangoterapia, in particolare per l’acne. A queste può essere associata la fototerapia. Sotto la guida di un’equipe dermatologica, i protocolli di terapia termale, da evitare durante la fase acuta della malattia, suggeriscono due cicli all’anno da 12 giorni
ciascuno. I benefici sono evidenti soprattutto sulla sintomatologia: riduzione delle chiazze eritemato- desquamative e di azione eutrofizzante e normalizzatrice degli strati cutanei.

Conclude infine Giampiero Girolomoni “la Dermatite Atopica sappiamo che colpisce il 15-20% dei bambini e si pensava non fosse comune nell’adulto. Uno studio recentissimo, che ha analizzato circa 100 mila persone di cui 10mila in Italia, fa emergere un’incidenza di DA nell’adulto tra il 4% e l’8%. In particolare si tratta di DA lieve o moderata, ma non meno fastidiosa e importante per i pazienti. Un terzo circa di queste forme dell’adulto esordiscono in età adulta mentre i due terzi proseguono dall’infanzia.”

2018 DEFINITA LA FIRMA BIOLOGICA (BIOFINGERPRINT) DELL’ACQUA E DEL FANGO DI TERME DI SIRMIONE: UN MICROBIOTA PREZIOSO IN GRADO DI PRODURRE LIPIDI ANTINFIAMMATORI.

La recentissima ricerca realizzata con l’impiego di metodologie molto avanzate di metagenomica e bioinformatica presso Terme di Sirmione in collaborazione con i ricercatori delle Università di Modena e di Roma è oggi il primo report scientifico riguardante la caratterizzazione del microbioma lungo una rete idrica termale dalla sorgente ai punti di utilizzo all’interno di un centro termale.

Per la prima volta vengono studiate la caratterizzazione e l’evoluzione della comunità batterica dei fanghi durante il processo di maturazione. I dati evidenziano la presenza di una comunità microbica nella qualedominano microrganismi (solfo batteri) in grado di produrre lipidi antinfiammatori.

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