L’altra sera, nella Sala dei Provveditori del palazzo comunale di Salò, i 22 Comuni della riviera bresciana del lago (da Sirmione a Desenzano, da Lonato a Bedizzole, dalle località della Valtenesi a Limone, incluse le amministrazioni comunali dell’entroterra) e la Comunità montana del Garda hanno sottoscritto la nascita della «Fondazione servizi integrati gardesani», ente che si occuperà di sostenere e coordinare una serie di attività socioassistenziali con sinergie vantaggiose per le amministrazioni più piccole.LA SEDE della Fondazione sarà a Salò nell’ex edificio del liceo, in via Fantoni, edificio concesso in comodato gratuito dal Municipio.I sindaci e i segretari comunali si sono presentati muniti di documenti di riconoscimento, per firmare l’accordo davanti al notaio Marco Pozzoli.Nominato anche il consiglio di amministrazione della Fondazione, che rimarrà in carica per tre anni. E’ formato dal presidente Stefano Visconti, di Gardone Riviera, Gabriele Cominotti di Salò, Francesca Spizzica per la zona Bedizzole-Lonato, Valentino Marostica per il Basso lago e Patrizia Avanzini per la Valtenesi. Nessuno di loro riceverà alcun compenso.Le attività da svolgere riguardano i pazienti mentali, i portatori di handicap psico-fisici, gli emarginati, gli anziani, le famiglie, nonché le problematiche collegate alla tossicodipendenza e all’immigrazione.«Ci occuperemo dei servizi non di competenza esclusiva dei Comuni – spiega Visconti -. Esempio: l’erogazione dei «voucher» e dei buoni sociali, i problemi dei disabili, le grandi povertà, la tutela dei minori, l’inserimento nel mondo del lavoro, l’organizzazione di talune forme di trasporto. Tutta una serie di compiti che, se fossero a carico delle singole località, finirebbero per incidere pesantemente sul bilancio di quelle più piccole».«I QUATTRINI arrivano dalla Regione Lombardia e dai Comuni, secondo un meccanismo di solidarietà congegnato in modo tale da andare incontro ai più svantaggiati», aggiunge il presidente, che sostiene come, col passare degli anni, diventi sempre più rilevante il tema della tutela dei minori.«Spesso viene meno l’«ombrello» delle famiglie, che si disgregano – ricorda Visconti-. Di fronte a genitori che litigano, a pagare sono i più deboli, spesso costretti a subire pure degli abusi. Sollecitati dalle istituzioni o dai privati, noi seguiamo i bambini e i ragazzi fino ai 18 anni di età, con uno staff che studia le soluzioni migliori per aiutarli a superare le difficoltà e a inserirsi nella società. Senza dimenticare il discorso dei mediatori culturali, chiamati a insegnare l’italiano agli stranieri che arrivano da noi e, spesso, non conoscono nemmeno una parola della nostra lingua, disorientati come pesci fuori d’acqua».Nel 2000 la Comunità montana aveva istituito la Siag srl, diretta da Davide Boglioni, gestita da Visconti, da Battista Berardinelli e Alberto Marino. Agli inizi il bilancio si aggirava su 600-700 mila euro. Nel 2007 l’importo è salito a circa due milioni di euro.Probabile che, in futuro, la cifra aumenti ulteriormente. Con la trasformazione in Fondazione, che potrà svolgere servizi aggiuntivi chiedendo prestiti alle banche o stipulando convenzioni sia con enti pubblici e privati, i Comuni avranno maggiore voce in capitolo. Alle assemblee avranno diritto di partecipare i sindaci o i loro delegati.
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L’atto notarile è stato firmato nella Sala dei Provveditori del palazzo comunale