domenica, Aprile 28, 2024
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Per la vecchia strada la provincia prevede l'azzeramento

Ponale verso la cancellazione

La vecchia Ponale è destinata con ogni probabilità a morire per rinascere in certo modo dalle proprie ceneri. L’ha detto ieri l’assessore Iva Berasi a Fabrizio Di Stasio convocato a Trento come rappresentante dell’associazione Giacomo Cis (i politici non sanno ancora niente: a loro tocca attendere ancora un po’). Dunque, si parte dalla perizia Castelli. Per il geologo i primi 700 metri, dall’imbocco alla valle del Ponale, non si possono difendere, in nessun modo. Quindi la provincia sceglie per la Gardesana Occidentale, di costruire un tunnel da Riva dritto fino dalle parti della casa della Trota. Per la Ponale sono state fatte due ipotesi. Allargamento del tunnel fino a comprendervi una ciclabile, poi salita con alcuni tornanti in sinistra del torrente fino alla vecchia strada oltre lo Sperone, in un tratto giudicato sicuro. Di lì avanti fino al vecchio ponte di Pregasina, attraversamento e salita poi verso Biacesa dal sentiero in destra del torrente. Costo: 30 miliardi. In alternativa la provincia cancella completamente la vecchia Ponale che non sarà più niente, nè ciclabile, nè relitto, nè forestale: semplicemente sparirà, senza più alcun tipo di manutenzione, nè ora nè mai: come tutto il fianco del monte una volta deviata nel tunnel la statale sottostante. Secondo l’ufficio legale, con un muretto all’inizio e l’abbandono conclamato, non dovrebbero più poterci essere responsabilità nel caso che uno, transitando lì come farebbe in un bosco qualunque, si prendesse il sasso in testa. Mancano poche verifiche di tipo legale. Poi iva Berasi verrà a Riva a spiegare a sindaco ed assessori le prospettive.

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