domenica, Maggio 5, 2024
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Sul Baldo calano i distributori. Rifornimenti in montagna. A Ferrara l’unica pompa ha chiuso perché non dava reddito e Brentino non ne ha mai avuta una

Quanta fatica per fare benzina

Un gita sul Monte Baldo può essere senza ritorno se non si parte con il serbatoio dell’auto ben pieno. Non esistono più distributori funzionanti a Ferrara di Monte Baldo e quindi chi sale verso i rifugi deve fermarsi a Caprino. Prima di Prada ce n’è uno solo, a San Zeno di Montagna, nemmeno uno a Brentino Belluno paese che, però, non si considera legato all’area baldense. Caprino in compenso ha tre distributori e chi dunque si reca sul Baldo da questo versante può fare conto su questi servizi. Altrimenti si deve partire riforniti dal lago di Garda, dove invece non pare ci siano carenze. A Ferrara di Monte Baldo il distributore di benzina c’era. Era proprio in piazza Generale Cantore, ma due anni fa è stato chiuso perché non rendeva e ora non si trova più nessuno disposto a gestirlo. C’erano due pompe, una per il diesel e una per la benzina e, se qualche privato si dichiarasse disponibile a gestirle, verrebbero riaperte in un altro punto. Non però nella piazza centrale, che sta per essere rifatta, e il distributore non è contemplato nel progetto. L’idea del Comune era di istallarne uno automatico in piazza Ferrara Bassa. A questo proposito, il 25 maggio del 2003, era stata approvata in consiglio comunale la delibera 18, che consentiva la ricollocazione del distributore spostando quello preesistente. Allora una società di Verona pareva interessata a gestire un distributore automatico. Poi non se ne fece nulla e ora, a Ferrara di Monte Baldo, il pieno non si può più fare. Eppure le richieste e le lamentele non mancano. «Il Comune aveva tentato in tutti i modi di dare la possibilità a una ditta di gestire un servizio anche in automatico, erano state date tutte le agevolazioni possibili, anche il terreno in comodato gratuito», commenta il sindaco Paolo Rossi. «Nessuna società però si è resa disponibile a fare un investimento che è definito antieconomico e noi, come amministrazione pubblica, non abbiamo la titolarità per farlo». Per Rossi però non è finita qui: «Non si è comunque rinunciato», assicura. «Come sindaco e cittadino sono conscio che questa è una grave mancanza, che non penalizza solo i turisti, ma prima di tutto i residenti. Ecco perché stiamo interessandoci per riuscire a trovare qualcuno disposto a gestire questa attività». Intanto, però, chi non se la sente di far retromarcia fino al centro di Caprino ha un’unica alternativa: scavalcare il Baldo e andare a rifornirsi nel Trentino, a Brentonico. Nemmeno alla vicina Spiazzi, che è frazione di Caprino, ci sono distributori: «Ce n’era una volta uno», ricorda il vicesindaco Moreno dal Borgo, «ma è stato chiuso ancora negli anni Sessanta e da allora non è più stato attivato. Del resto non ci sono pervenute richieste o lamentele che indichino una carenza di questo servizio che, per Caprino, è sufficiente e proporzionato alla popolazione di circa 7.500 abitanti». E chi invece, da fuori, andasse sul Baldo? «Ne abbiamo tre, uno in via Giulio Sandri, della Shell, con self service, un altro in piazzale Unità d’Italia della Ip e uno con self service in via San Pancrazio, sempre Ip». A San Zeno di Montagna fino a tre anni fa i distributori erano due, ma uno è stato chiuso. Era della Total, poi Erg, alla fine è stato tolto e per Pasqua, al suo posto, sarà inaugurato un ufficio informazioni turistiche del Comune. L’unico ora aperto resta quello Agip, in piazza Schena, gestito dalla famiglia di Ottorino Peretti, consigliere comunale. «Per le esigenze del paese è più che sufficiente», commenta Cipriano Castellani, già sindaco e ora assessore. «Il paese conta 1200 abitanti, che d’estate non superano i seimila, ma il passaggio non credo sarebbe tale da garantire il reddito a un altro gestore. Di qui si va in Prada, è vero, ma non oltre, e dal paese si deve comunque ripassare per tornare indietro. Non abbiamo comunque finora mai registrato lamentele da parte né di residenti né di turisti, il servizio attuale è sempre aperto, funziona anche la domenica e, nelle ore notturne, c’è l’automatico»”. Se l’altro ha chiuso deve essere stato per ragioni di bilancio: «Probabilmente non arrivava al fatturato sufficiente», prosegue, «e in ogni caso per chi va sul Baldo c’è un distributore anche a Costermano, ce ne sono ad Affi e, sul lago, a Garda, a Torri e a Malcesine». In Valdadige commentano: «Il Monte Baldo, in questo momento, non riguarda ancora la nostra zona», commenta Virgilio Asileppi, sindaco di Brentino Belluno, «nel nostro comune non c’è effettivamente alcun distributore, ma non ne abbiamo mai sentito la mancanza, in quanto da sempre ci serviamo sulla statale 12, dall’altra parte dell’Adige». Poi però precisa: «Entro la fine di quest’anno, comunque, contiamo di attivare un servizio completo con erogazione di benzina, diesel e automatico in centro a Rivalta. Ci sono infatti indicazioni regionali che prevedono la possibilità di aprire e ci stiamo attivando».

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