sabato, Ottobre 5, 2024
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Il consiglio comunale ha votato all'unanimità la variazione di bilancio che consente lo stanziamento a carico di Riva. La prima richiesta all'Enel, per motivi ambientali, risale al 1989

Quasi un milione per interrare l’elettrodotto

Sulle variazioni al bilancio proposte dall’assessore Lotti il consiglio comunale rivano, alla sua penultima (salvo imprevisti) riunione prima del prossimo turno elettorale, ha consumato ieri sera un’unanimità fulminea: mezz’ora in tutto e poi tutti a casa, felici e contenti. Potenza dell’argomento in discussione più che ammainabandiera in vista della campagna elettorale: si trattava di approvare lo stanziamento di 950.000 euro per l’interramento dell’elettrodotto da san Giacomo al Cretaccio.La carrellata di interventi è scivolata via all’insegna dell’ «era ora». Correva l’89, di campi elettromagnetici non s’era ancora cominciato a preoccuparsi, sullo scranno più alto del consiglio c’era Enzo Bassetti: quando l’Enel manifestò il progetto di rifare ex novo la centrale del Ponale, parve da cogliere l’occasione per chiedere l’interramento dell’elettrodotto che convoglia l’energia elettrica ad alta tensione dalla centrale fino alla stazione di distribuzione del Cretaccio, cui si rifornisce l’Ags (ma allora era ancora Amsea) per ridistribuirla alle utenze rivane e torbolane. Nei 14 anni trascorsi da allora, s’è passati dall’iniziale «non se ne parla nemmeno» all’accettazione senza oneri da parte dell’Enel. La svolta però s’è registrata quando la provincia ha deciso la costruzione della variante alla 45 bis, disegnando un nuovo tracciato che scorrendo quasi parallelo alla fila di tralicci, da san Giacomo fino all’innesto di via sant’Andrea sulla Riva-Arco, offriva un’occasione irripetibile per l’interramento. Nonostante tutto lo scotto resta altissimo: 2,5 milioni, di cui mamma provincia copre il 45%. Il resto va spartito fra Riva che pensava di cavarsela con 650.000 ed ha dovuto aumentare di 300 mila lo stanziamento, ed Arco che ci mette il resto. I tempi sono quelli della costruzione della variante, di cui la provincia sta ormai assegnando i lavori. Il presidente Benamati, prima di mandare tutti a casa, ha annunciato che prima della prossima riunione di consiglio, che i capigruppo hanno fissato per giovedì 17, si riuniranno due commissioni, quella urbanistica e quella delle società partecipate. Per l’ultimo atto della legislatura si prevede infatti di aumentare il capitale sociale di Apm dei 5,2 milioni del contributo statale in maniera che possa avviare il bando per l’interrato Pilati, e di votare per la seconda e definitiva volta la variante al prg relativa al palazzetto dello sport in zona ex Rigotti. Anche se resta qualche perplessità sull’ubicazione, gli impegni con Arco vanno comunque rispettati.

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