lunedì, Ottobre 7, 2024
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Questa sera un poliziotto e giocatore di pallacanestro tenta di attraversare a nuoto il Garda tra Riva e Sirmione. La dietista: «L’ho ingrassato perché perderà almeno sei chili»

Resterà in acqua per più di 20 ore

Da qualche tempo sta ingrassando a vista d’occhio, ma fra oggi e domani crede di perdere in un colpo solo sette o otto chili. Miracoli dietologici di un incallito ghiottone? Macché: è questione di sport. Di nuoto, per la precisione. Fra oggi e domani un atleta poliziotto di Riva del Garda, Christian Sartori, tenterà di attraversare a nuoto il lago fra la cittadina trentina e la penisola di Sirmione: circa 50 chilometri d’acqua. Per immagazzinare energie sufficienti ha seguito una dieta ipercalorica: ha assunto tutti i giorni dalle 5.000 alle 7.000 calorie. L’obiettivo è aumentare la massa grassa del corpo, che nel giorno della traversata deve alimentare muscoli e cervello. Ne brucerà così tanta di energia che alla fine sarà calato di sette o otto chili. Il tutto secondo le indicazioni della dietista-nutrizionista di origine polacca Alina Suder. Non resta che augurargli buona fortuna, anche perché se fosse costretto a dare forfait, quei chili che ha messo su come se li cava di dosso? Il nuotatore che tenterà la maratona natatoria, è un trentaduenne agente di polizia in servizio presso il commissariato rivano. Gioca anche a basket: milita in C2, nel Giesse Riva. Del cestista ha la stazza: 1 metro e 92 d’altezza, un gigante. Da un mese e mezzo si allena duramente: tre giorni di nuoto (quindici chilometri alla volta) e uno di mountain bike. Entrerà in acqua questa sera , verso le 19, per cercare di raggiungere le grotte di Catullo a Sirmione. Indosserà muta e pinne, le stesse in uso da parte dei marò del battaglione San Marco. La muta è assolutamente necessaria se si vuole restare a bagno così a lungo. E poi di notte la temperatura dell’acqua cala bruscamente. Nuoterà a stile libero: 56 bracciate al minuto è il ritmo che dovrebbe riuscire a mantenere per un’ora di fila, prima di concedersi un breve risposo e ripartire per un’altra ora di nuoto e così di seguito per una ventina d’ore. Nella lunghissima nuotata verrà accompagnato da tre canoe e da un cabinato. Avrà con sé i volontari dell’associazione trentina di salvataggio e della società canottieri Virtus. Sulla barca sarà in funzione uno strumento collegato alla rete satellitare, per dare le coordinate direzionali. «Non intendo battere nessun record», ha detto Sartori ,« ma conto di riuscire nell’attraversata in un tempo fra le sedici e le ventidue ore». Nell’agosto del ’61 il vicentino Walter Destavola aveva percorso lo stesso tratto in 27 ore. Prima di lui il padovano Amoretti ci aveva messo 23 ore e 52 minuti. Tempi enormi rispetto alle 21 ore e 58 minuti impiegati nel giugno ’97 da Marco Battaggia, croupier al casinò di Venezia per mestiere e nuotatore estremo per passione, per traversare i 60 chilometri di lago fra Riva e Desenzano, lottando anche contro il temporale. Nell’ottobre ’99 Martin Streel, recordman mondiale di nuoto su distanze estreme, a nuotare fra Riva e Desenzano ci mise «solo» 21 ore e 25 minuti. Andò avanti zigzagando, spostato dalle correnti: si calcolò che avesse superato i settanta chilometri. Correnti e stanchezza sono malandrine: nell’87 un avvocato barese era finito a Lazise, sulla sponda veronese, anziché a Desenzano: aveva perso l’orientamento.

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