lunedì, Aprile 29, 2024
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Agevolazioni per mense e trasporti: fa discutere l’introduzione dell’Isee. L’assessore: «Applichiamo soltanto la legge»

«Riccometro» per le scuole

Non si è ancora spenta la polemica da parte dei genitori sull’introduzione della tariffa per l’assistenza prima dell’inizio delle lezioni – servizio che da quest’anno il Comune si trova costretto a far pagare -, che si accende di nuovo la protesta. Il mormorio, e forse qualcosa in più, riguarda ora l’impiego dell’Isee, ovvero dell’Indicatore della situazione economica equivalente, meglio noto come «riccometro». In sostanza coloro che intendono usufruire di una riduzione delle tariffe per i servizi di mensa e trasporto nell’anno scolastico 2001-2002 dovranno presentare una dichiarazione sostitutiva, a cui vanno allegati una serie di documenti. Si tratta di carte per così dire «sensibili», attraverso le quali viene verificata la situazione bancaria della famiglia, con la richiesta del saldo del conto corrente bancario, oppure postale, al 31 dicembre 2000, il codice Abi della banca con cui si opera, e questo per ogni componente del nucleo familiare. Devono inoltre essere segnalati gli investimenti mobiliari, o meglio, il valore nominale dei titoli finanziari (Bot, azioni, obbligazioni, ecc.) sempre allo scadere del 2000 e per tutti i componenti del nucleo familiare. Infine la visura catastale per gli immobili posseduti in proprietà o in usufrutto. «E’ una legge dello Stato che andiamo ad applicare – spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Alessandra Fontana – e non è un’iniziativa del Comune di Lonato. L’anno scorso non è stato usato questo strumento solo perché era ancora parecchio nebuloso. Ora, dopo i vari chiarimenti legislativi intervenuti con decreti attuativi, abbiamo proceduto come gli altri Comuni al suo impiego». Molti genitori obbiettano però sul modo vessatorio, rigido, con cui intendete applicarlo? «Ci limitiamo ad osservare una legge dello Stato. Anzi, abbiamo anche predisposto una convenzione con la Caaf-Cisl di Lonato, dove si potranno rivolgere i genitori che non sono in grado di compilare da soli la dichiarazione e che potranno quindi trovare assistenza». I genitori dovranno però pagare il patronato sindacale? «No. Il servizio è gratuito. La spesa – continua l’assessore – è a carico del Comune. La Cisl è l’unica organizzazione che ha accettato di stipulare con noi la convenzione; i suoi uffici, che si trovano a palazzo Zambelli (ex pretura), sono sempre aperti il lunedì dalle 8.30 alle 11.30 e il pomeriggio dalle 16.30 alle 18.30, e il venerdì mattina dalle 8.30 alle 11.30». La dichiarazione sostitutiva va consegnata all’ufficio Pubblica istruzione entro il 31 ottobre. La mancata presentazione o incompleta compilazione comporterà l’inserimento nella fascia massima. «Voglio sottolineare che l’elaborazione dei dati raccolti non sarà fatta dal Comune – continua l’assessore Fontana – ma dall’Inps, che ci permetterà poi di applicare gli indici di appartenenza». Cosa dicono i genitori? Alcuni contestano lo strumento, che «fa diventare la privacy una burla tipicamente italiana, usa e getta»; altri ravvisano come «la circolare dell’ufficio scolastico chiarisce gli obblighi per avere gli sconti ma non dice proprio nulla sui valori delle fasce di reddito per potervi accedere e l’entità dello sconto…». Anche le opposizioni si stanno muovendo. Forza Italia intende convocare a breve termine una assemblea pubblica con i genitori per parlare di tutti i problemi della scuola lonatese (e quindi anche del trasferimento per mancanza di aule di due classi delle elementari all’edificio delle scuole medie, di viabilità, parcheggi ecc. ecc.). Il Polo per Lonato distribuisce in questi giorni un volantino nel quale denuncia come il piano scuola approvato dalla maggioranza dell’Ulivo sia «privo totalmente di contenuti e programmi». «Nel piano non sono neppure previsti fondi per un corso di informatica per le classi quinte delle elementari. I computer, già acquistati, sono inutilizzati. Il Comune nel 2001 spende 170 milioni per le feste estive, 150 milioni per la fiera, 220 milioni per i compensi della Giunta, promette 16 miliardi di investimenti in opere pubbliche e non trova 20-30 milioni per i bambini delle elementari. E’ meglio investire sui propri figli, sul proprio futuro o… sulla birra e sulle bancarelle?». E a proposito dell’Isee: «Chi non dichiarerà questi dati sarà automaticamente nella fascia di reddito più alta e pagherà il massimo per mense e trasporti. Comunque, anche chi dichiarerà i propri dati ha poche speranze di essere nella fascia bassa che corrisponde a redditi molto bassi. Cosa succederà con l’Isee? Pochi presenteranno il modello, quindi pochissimi saranno nelle fasce più basse e quindi il Comune ci guadagnerà».

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