domenica, Maggio 5, 2024
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La struttura è totalmente realizzata con capitale privato con una convenzione che assegna al comune la disponibilità immediata di 50 spazi,

Riprendono i lavori al porto, pronto nel 2005

Il sindaco Pollini: «Intervento strategico per il lago. Non solo posti barca, ma riordino complessivo» Dopo la pausa estiva riprendendo i lavori per completare la costruzione del nuovo porto di Moniga del Garda. I lavori a tutt’oggi sono in buona parte realizzati e per la stagione estiva 2005, saranno definitivamente ultimati. «La costruzione del nuovo porto di Moniga – spiega il sindaco Massimo Pollini in una nota – non nasce da un capriccio di questa amministrazione, ma da esigenze messe in luce da una programmazione di vasta area. Il Garda è governato dalla direttiva europea in materia di navigazione interna, dalle funzioni d’indirizzo del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture non chè dalla legislazione regionale. Sulla base di ciò, il lago di Garda è classificato come via navigabile di settima classe, per la sua forte vocazione nautica e la sua valenza turistica di livello mondiale». Il lago di Garda conta 30 mila ormeggi da diporto. E la programmazione regionale prevede una serie di obiettivi quali l’adeguamento e la razionalizzazione delle strutture esistenti; la costruzione di una rete di approdi per l’attracco temporaneo, la creazione di un sufficiente numero di posti barca (da un minimo di 2.000 ad un massimo di 4.000 nei laghi lombardi). Così per comprendere l’operazione del nuovo porto di Moniga – spiega l’ammninistrazione – occorre sapere che la programmazione nazionale considera la portualità turistica una funzione assolutamente strategica per l’economia nazionale. «In Italia – ribadisce Pollini – ove esiste un parco natanti di 840.000 unità, solo il 13% delle barche dispone di un’ormeggio. Il nuovo porto di Moniga prevede 250 posti barca, che aggiunti a quelli già esistenti nel vecchio porto, porta la disponibilità di circa 300 posti barca nel nostro Comune. Se si pensa che le nuove tecniche costruttive puntano su porti di 400 posti barca in media, si può dire che Moniga dà il suo significativo contributo anche sotto questo punto di vista». Il nuovo porto recepisce tutte le tecniche di costruzione più all’avanguardia quali manovrabilità nei canali, uffici e servizi del porto, impianto di carburante, ormeggi di emergenza, ingresso al porto protetto, ormeggi per il transito temporaneo, l’ampliamento spazio banchina, nella zona di Alaggio con vantaggio per i pedoni, servizi igienici, fari, ripostigli, posto di emergenza. «Occorre anche aggiungere – continua Pollini – che la costruzione del nuovo porto non è un’operazione isolata. Essa si inquadra in un programma complessivo di sviluppo ed ammodernamento delle strutture, per arrivare al “villaggio della nautica”. Sono infatti previsti: interventi a terra per servizi al diportista; il dragaggio del vecchio porto (già realizzato con contributo regionale); il reciclo delle acque del vecchio porto (anch’esso quasi completato con contributo regionale); la riduzione e la sistemazione delle boe che saranno mantenute in appositi campi boa (opera già progettata ed in parte finanziata dalla Regione); un nuovo impianto di illuminazione pubblica (in gran parte già realizzato); sistemazioni varie e dei marciapiedi di accesso e di passeggio; la sistemazione della spiaggia e la costruzione della passeggiata tratto porto San Michele ed apertura accesso pubblico a lago a San Michele. Il nuovo porto, poi, è totalmente realizzato con capitale privato e che la relativa convenzione assegna al comune l’immediata disponibilità di 50 posti barca».

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