L’assessore alle Culture della Regione Lombardia, Ettore Albertoni, ha scritto al direttore di «Le Monde» per replicare al contenuto di un servizio pubblicato dal quotidiano francese il 9 aprile scorso («A Salò un Musee Mussolini… Pardon: un centre d’etudes») e per ribadire le finalità e l’impostazione del «Centro studi e documentazione sul periodo della Rsi», definito nell’articolo come un Centro dedicato a Benito Mussolini. «Ho sempre apprezzato – ha detto Albertoni, esponente della Lega nord – l’obiettività di Le Monde ed è per questo motivo che sono rimasto molto deluso dal titolo superficiale e gratuitamente polemico nonchè dall’imprecisione delle informazioni fornite». «Il Centro appena costituito – ha scritto l’assessore nella lettera – ha per unica finalità lo studio del periodo storico 1943-’45 nell’Italia del Nord, che ha conosciuto la Repubblica di Salò come la Francia ha conosciuto Vichy. Ma la storia non ha un solo colore: si tratta di ricostruire i fatti attraverso una ricerca scientifica e di metterli a disposizione di ricercatori e studiosi». «Ci siamo dunque sforzati – ha sostenuto ancora Albertoni – di salvaguardare le testimonianze essenziali prima che siano definitivamente cancellate, acquisendo, per cominciare, fondi documentari, e incaricando della ricerca i migliori storici e ricercatori di questo periodo, che rappresenta una parte della storia del fascismo, ma anche dell’antifascismo e della Resistenza. Nessun Museo Mussolini – ha concluso Albertoni – ma un Centro di studi storici».
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«Centro studi non il museo di Mussolini»