giovedì, Maggio 2, 2024
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Sono in otto e prendono sempre il largo dal porto di Lazise. La squadra nautica della polizia è presente tutto l’anno sulle sponde del Garda per garantire la sicurezza

Salpano le pantere d’acqua

C’è il turista italiano che ormeggia nel posto barca riservato al Comune; o il «lupo di mare» che fa lo slalom tra la gente che fa il bagno; e ancora la famiglia di tedeschi che fa surf attaccata al gommone. Un campionario di comportamenti da vacanza vietati, e oltretutto pericolosi, che si ripetono quotidianamente sul lago. E proprio per garantire un’estate tranquilla, e per quanto possibile priva di pericoli ai bagnanti, ogni giorno otto poliziotti prendono il largo dal porto di Lazise a bordo di due barche: un cabinato Nelson Ps 433 in grado di navigare con burrasche e venti forti e un gommone che per velocità e agilità non ha nulla da invidiare alle «pantere» che sfrecciano sulla strada. È la squadra nautica della questura, dal 2000 presente tutto l’anno sulle sponde del Benaco. Poliziotti d’acqua, si potrebbero ribattezzare in omaggio alla loro specialità. In realtà si tratta di agenti a tutti gli effetti, che non limitano l’intervento ai soccorsi e ai controlli. Lo scorso inverno, per esempio, hanno recuperato quattro chili di hashish che viaggiavano su un’auto nel Comune di Castelnuovo: «Il Garda è il nostro ambito di intervento prioritario», spiega Massimo Scannicchio, dirigente delle volanti da cui dipende il distaccamento della squadra nautica di Peschiera. «Ma i controlli si estendono anche all’entroterra, in particolare ai paesi più vicini alle rive del lago». L’attività degli otto poliziotti è coordinata dal questore, Armando Zingales, e si basa sulle direttive del Ministero. Direttive che, quest’anno, danno la priorità a garantire la sicurezza della navigazione. E di lavoro, la squadra nautica, ne ha fatto parecchio. Dall’inizio della bella stagione, sono stati controllate dieci vetture con i relativi occupanti, sul versante costiero. In acqua, i controlli hanno interessato 75 barche da diporto; 94 le persone identificate. Nell’ambito dei servizi di vigilanza, invece, sono state contestate 11 infrazioni alle norme nautiche. «L’infrazione più diffusa è la navigazione con barche a motore entro i 300 metri dalla riva, ovvero nelle zone destinate alla balneazione, come prevede la legge regionale». La norma riguarda anche l’ingresso e l’uscita dai porti e dalle zone di ormeggio, con il rispetto dei limiti di velocità. Particolare importanza meritano i controlli contro l’occupazione abusiva dei posti barca, un fenomeno che sul Garda è particolarmente diffuso complice anche la carenza di spazi. La polizia nautica ha rimosso sei natanti che non erano in possesso della concessione regionale. La polizia nautica ha intensificato questo tipo di controlli che hanno pesanti conseguenze per coloro che vengono «pizzicati»: «L’occupazione abusiva è infatti considerata reato dal codice della navigazione», spiega Scannicchio, «e pertanto i trasgressori sono stati segnalati all’autorità giudiziaria competente». Gli interventi di soccorso occupano un’altra importante fetta di attività. Quindici gli interventi di vario genere, di cui quattro per assistenza a persone che si trovavano in difficoltà per avarie al motore o a causa delle condizioni meteorologiche. «Il caso più tipico è il turista che, magari poco esperto del lago, si avventura in barca o in windsurf fino in mezzo al Garda e poi, per il sopraggiungere di un temporale o per il semplice cambiamento del vento, non è più in grado di rientrare». E sono state due le barche recuperate dopo che avevano rotto gli ormeggi. Talvolta il soccorso si fa più complicato. In due occasioni la barca dei poliziotti ha dovuto uscire anche in piena notte per cercare dei dispersi: «L’equipaggio è reperibile, se c’è la necessità, anche durante la notte. Ma quel che più conta, per la buona riuscita di ogni soccorso, è il coordinamento tra i diversi enti. E in tal senso, fino ad ora, bisogna dire che con carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera e vigili del fuoco l’intesa è perfetta». Uno degli ultimi interventi compiuti dalla squadra nautica è stato il rinvenimento, alla deriva, di alcuni cuscini e parti in legno di un motoscafo che è stato localizzato a 75 metri di profondità al largo di Cisano grazie all’ausilio delle telecamere dei vigili del fuoco. Infine, la squadra nautica, ha fornito assistenza a quattro manifestazioni sportive e nautiche, tra cui quella di salvataggio organizzata dalla Società nazionale di salvamento durante la quale i poliziotti hanno compiuto una dimostrazione pratica delle tecniche di intervento e soccorso in acqua.

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