Abbattuto di altri 200 milioni il debito della parrocchia di San Nicolò e San Severo, ora fermo a due miliardi e 300 milioni. Seppur non al ritmo degli anni precedenti, cala quindi il deficit (nel 1995 era attestato a 4 miliardi 410 milioni) accumulato per la ristrutturazione del centro giovanile e per altri lavori di manutenzione della chiesa. Cifre e dati, per altro abitualmente riportati sul bollettino parrocchiale, sono stati illustrati nella consueta relazione annuale svolta al teatro Corallo, alla presenza di pochi intimi. «Se continuiamo con questo ritmo non basterà un decennio per pagare l’intero debito», è stato ricordato in sala dopo aver sottolineato che la cifra non matura interessi passivi in quanto frutto di prestiti da privati e famiglie. «Il fatto di aver eliminato già da un anno qualsiasi pendenza con gli istituti di credito ha diffuso in paese l’errata considerazione che la parrocchia abbia pagato tutti i suoi debiti», ha stigmatizzato uno dei presenti, preoccupato per il calo delle offerte rispetto al recente passato. In effetti nell’arco del 2000 da offerte di famiglie, festa del ringraziamento (38 milioni e 700mila lire) e giornate per opere parrocchiali sono stati raccolti 215 milioni, una cifra decisamente cospicua ma inferiore di ben 31 milioni rispetto al 1999. Come sempre ottimista il parroco don Piergiorgio Formenti: «Il calo c’è stato ma non occorre ingigantire il problema. Serve solo una corretta informazione e bisogna tenere desta l’attenzione dei parrocchiani, come sempre generosi, sull’entità del debito. Il fatto che si tratti di soldi avuti in prestito per due anni senza interessi da famiglie non significa ovviamente che il debito sia scomparso. Inoltre a breve ci sarà da intervenire sul tetto della parrocchiale e dello stesso vecchio ricreatorio». Al di là delle cifre, la serata è stata soprattutto l’occasione per fare il punto sulle attività ricreative, di volontariato e carità. Il curato don Claudio Cunego, dopo aver illustrato per brevi cenni l’attività del centro giovanile, ha sottolineato il positivo cammino del gruppo adolescenti e giovani e l’opera di servizio durante le cerimonie religiose del coro giovani. Note critiche sono giunte dalle catechiste, che hanno evidenziato l’atteggiamento contrastante della famiglie: mandano i figli al catechismo ma non alla messa domenicale.
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Relazione di don Piergiorgio al Corallo. Dimezzato il debito per la ristrutturazione del centro giovanile
San Severo, la parrocchia restituisce altri 200 milioni
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