venerdì, Ottobre 4, 2024
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La Gardesana forse transitabile nel primo weekend di luglio

Si accelera per i lavori del tunnel

Progettare, appaltare e realizzare una galleria lunga un chilometro nel giro di sei mesi, poteva già costituire la dimostrazione di un’efficienza fuori del comune per un ente pubblico: anche trattandosi d’una provincia autonoma che gode della possibilità di ritagliarsi qualche scorciatoia. Da qualche giorno però sembra che le già strepitose scadenze prospettate per la riapertura al traffico del tratto fra Riva e Limone della Gardesana Occidentale, non siano più sufficienti. Da parte dei vertici provinciali -presidente Dellai in testa- arrivano segnali non dubbi che la possibilità di transitare già nel primo fine settimana di luglio, sarebbe estremamente gradita. Di conseguenza tecnici e maestranze cercano di fare ancor più in fretta.La frana ha sepolto il vecchio tracciato il 22 dicembre. Non era la prima: è stata quella che ha tappato la bocca a quanti auspicavano l’ennesimo rattoppo del vecchio tracciato ed ha fatto adottare l’alternativa drastica. Da quel giorno non sono passati che sei mesi, e la provincia è riuscita a progettare l’opera, (settanta miliardi), sistemare le carte, procedere all’appalto. Nessuno, di fronte a simili credenziali, potrebbe eccepire sull’efficienza dell’autonomia trentina, almeno per quanto riguarda le strade. L’impresa Collini-Oberosler, stando ai patti sottoscritti nel contratto, ha tempo fino al 27 luglio per consegnare la strada percorribile (in autunno poi riprenderanno i lavori per i ritocchi). La direzione lavori riteneva di poter anticipare la riapertura al traffico di una quindicina di giorni, visto l’andamento veloce dello scavo: per questo fine settimana è annunciato il completamento del tratto sud del tunnel, mentre per quello nord, verso Riva, più lungo si dovrà attendere fino al 10 giugno. Il risparmio di 15 giorni comporta pure 300 milioni di premio per l’impresa. L’ideale sarebbe però riuscire a tagliare un’altra settimana. I tecnici stanno valutando, i lavori proseguono con la solita decisione, notte e giorno, senza sosta. Il problema maggiore è rappresentato dal cavodotto per l’illuminazione della galleria. Farlo subito sarebbe la cosa più logica e più economica, ma richiede maggior lavoro e quindi più tempo. Ne parlano Ags, impresa e provincia, nel tentativo di quadrare il cerchio. Difficile, ma non impossibile

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