Il nuovo pontile galleggiante pagato dalla provincia per tacitare gli allarmi della Navigarda sta prendendo forma nel braccio orientale del canale della Rocca: e, al solito, sembrano molto più grandi i cinquanta metri reali da quelli soltanto annunciati. Ancora qualche giorno ed il pontile sarà ultimato. Allora verrà agganciato ad un battello e trascinato verso la casa Rossa. Contrariamente alle previsioni, il luogo per l’ormeggio è stato spostato a nord della vecchia cantoniera dismessa, verso Riva. Il galleggiante verrà posizionato parallelo al lungolago, in direzione nord-sud, in corrispondenza del restringimento della passeggiata a lago, dove il Garda si inabissa più rapidamente e dove ha già ingoiato migliaia di metri cubi di detrito roccioso del tunnel. Il pontile rimarrà ad una decina di metri di distanza dalla sponda e verrà collegato con la terraferma da tre passerelle, in testa, in coda ed a metà, lunghe e sottili, destinate al personale dei battelli. Sono previsti ancoraggi con la spalletta di pietra e cemento del vecchio lungolago, ed agganci sul fondo, in maniera da garantirne la stabilità anche in caso di qualche brutto temporale, come accadono d’estate. Il costo del manufatto, realizzato dalla Sistema Walcon, una impresa specializzata di Ferrara, ammonta a 455 milioni: in più vanno conteggiati i costi degli ormeggi, per un totale che dovrebbe sfiorare i 600 milioni. La spesa è a totale carico della provincia. Il vecchio pontile comincerà a giorni ad essere sommerso dagli scarichi di materiale della galleria: non è previsto lo spostamento dei pali che possono comunque contribuire a tener ferma la gran massa di materiale scaricata a lago. L’Ags e cantiere stanno ultimando i preliminari.
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Il nuovo pontile galleggiante pagato dalla provincia per tacitare gli allarmi della Navigarda sta prendendo forma nel braccio orientale del canale della Rocca:
Il pontile Navigarda già pronto per salpare
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