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Il sacrificio dei quattro giovani legionari cecoslovacchi giustiziati il 22 settembre 1918 a Prabi

Solenne commemorazione dei legionari cecoslovacchi

Si svolge domenica 25 settembre la commemorazione del sacrificio dei quattro giovani legionari cecoslovacchi giustiziati il 22 settembre 1918 a Prabi per aver combattuto gli austroungarici a fianco dell’esercito italiano, perciò considerati disertori: il martirio di Antonin Jezek, Josef Jiri Slegl, Vaclav Svoboda e Frantisek Karel Novacek è ricordato con una solenne cerimonia ufficiale che inizia alle 10.45 con il ritrovo in prossimità del monumento dedicato ai legionari cecoslovacchi, in località Prabi nei pressi della chiesa di Sant’Apollinare, dove alle 11 si svolge la Messa. Presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Paolo Mattei e il vice Alessandro Betta, per l’Associazione Legionari Cecoslovacchi di Praga una delegazione guidata dal generale Antonin Pugzik e dal colonnello Milan Bachan, oltre al Gruppo Alpini di Arco al gran completo.   Si raggiunge percorrendo una stretta via tra gli olivi, il monumento dedicato a quei giovani caduti: qui ogni anno si svolge la tradizionale commemorazione, cui l’ampia partecipazione conferisce una particolare e intensa solennità. Il tutto, come sempre, con il supporto logistico del Gruppo Alpini arcense che da anni ha in cura il monumento.     Dopo l’alzabandiera (le bandiere issate sono quella italiana, quella ceca e quella europea), si svolge la Messa officiata dal decano di Arco, monsignor Luigi Amadori. Quindi la deposizione delle corone di alloro e i discorsi delle autorità. A seguire (verso le ore 12.30) un piccolo rinfresco per tutti gli intervenuti e alle 13 il pranzo delle autorità nella rinnovata sede del Gruppo di Arco dell’Associazione Nazionale Alpini in Congedo, anch’essa in località Prabi.       PROGRAMMA Domenica 25 Settembre 2011   ore 10.45 circa ritrovo in prossimità del monumento dedicato ai Legionari Cecoslovacchi – Arco, località Prabi (Via Legionari Cecoslovacchi, presso la Chiesa di S. Apollinare)   ore 11.00 S. Messa nel parco dei Caduti  e cerimonia di Onoranze ai Caduti; saluto delle autorità (in caso di pioggia presso la Chiesa di S. Apollinare)   ore 12.30 circa Breve rinfresco per tutti gli intervenuti   ore 13.00 Pranzo delle autorità  presso la sede del Gruppo di Arco dell’Associazione Nazionale Alpini in Congedo – in loc. Prabi, via Legionari Cecoslovacchi       Brevi cenni storici In prossimità del Doss Casina, sul Monte Altissimo, nel corso di un’azione militare violenta, la notte del 21 settembre 1918 furono fatti prigionieri dall’esercito austriaco cinque giovani soldati di origine boema che combattevano nelle file dell’esercito italiano. I cinque vengono portati a Ceniga per un sommario processo militare. Uno di essi, giovanissimo, viene imprigionato, mentre gli altri quattro (Antonin Jezek, Josef Slegl – riportato Jiri Schlegl – Vaclav Svoboda e Frantisek – riportato Karel – Novacek) furono impiccati ad Arco, in località Prabi, vicino alla proprietà di Giuseppe Recla. Era il 22 settembre 1918. Le cronache successive riportano che l’impiccagione avrebbe dovuto avvenire a Maso Gere o forse sulla piazza di Ceniga, ma gli abitanti del posto opposero resistenza – forse anche per la giovane età dei condannati – e quindi la condanna fu eseguita a Prabi, in prossimità della villa di Giuseppe Regla nell’intento di stare in luogo più defilato.   Sicuramente i quattro facevano parte della sesta divisione cecoslovacca in Italia, più comunemente definita la “Legione Ceca”. Si trattava di soldati provenienti dai territori ceco e slovacco che, indipendentisti, avevano deciso di passare nelle fila dell’esercito italiano per contribuire alla disfatta dell’Impero austro-ungarico, così da ottenere l’indipendenza per il proprio territorio. Simili legioni si erano costituite anche sul fronte francese e sul fronte ucraino. Per l’Italia ed in particolare per il fronte Trentino, era responsabile e comandante in capo il col. Tullio Marchetti (poi diventato generale), arcense appartenente alla famiglia Marchetti (proprietaria dell’omonimo palazzo). Fu lui a dirigere le operazioni belliche in zona altogardesana e soprattutto, dal momento che faceva parte dell’intelligence italiana, a gestire tutti i contatti per il reclutamento dei disertori austriaci, molto spesso utilizzati anche come informatori o spie infiltrate per conto dell’esercito italiano. Della medesima legione (del 39° reggimento “Avio”), e con compiti di intelligence, fu anche Alois (Luigi) Storch, catturato a seguito del fallimento dell’operazione che stava compiendo per conto dell’esercito italiano e ucciso per impiccagione a Riva del Garda nel luglio 1918.       La storia della commemorazione Nell’immediato periodo post-bellico ad Arco e anche a Riva del Garda la presenza della Legione Cecoslovacca è ricordata con grande risonanza e coinvolgimento delle autorità locali. I nomi dei legionari cecoslovacchi uccisi nelle operazioni belliche sono celebrati al pari di quelli degli irredentisti locali.   Già nel 1918 si propongono la costruzione di un monumento e la realizzazione di una targa a ricordo tanto del legionari uccisi ad Arco che del capitano Storch. Per quanto riguarda Arco, il primo monumento dedicato ai quattro legionari viene costruito presso il cimitero di via Mantova (una piramide in pietra sovrastata da una stella ghermita da un’aquila), di cui esistono numerose fotografie) e si trovano numerosi documenti con inviti a celebrazioni ufficiali e commemorazioni dell’evento. E’ del 26 aprile 1919 la prima lettera dell’Addetto Militare della Repubblica Cecoslovacca a Roma in cui si nomina una commemorazione ufficiale a cui vengono invitate le autorità della Repubblica ceca. Il secondo evento degno di nota si ha il 26 giugno 1937, con l’atto di donazione della porzione di terreno contraddistinta dalla p.f. 2966/3 del CC. Arco (l’area verde dove si trova il monumento, a Prabi) dal Comune di Arco all’Istituto Storico Statale dei Legionari di Praga.. L’atto notarile che sancisce la donazione è del 7 dicembre 1937. La proprietà è a tutt’oggi dell’Istituto medesimo. La corrispondenza testimonia comunque una certa frequenza nelle relazioni fra la città di Arco e l’ambasciata o il consolato cecoslovacco, che poi si perdono man mano nel tempo, presumibilmente per la separazione netta fra est ed ovest per causa della guerra fredda.   I contatti riprendono poi nel 1992, in occasione di una visita ufficiale dell’Addetto militare cecoslovacco in carica, dopo che per alcuni anni i rapporti ufficiali si erano interrotti; viene organizzata un cerimonia informale in questa occasione, in seguito alla quale si decide l’istituzione della cerimonia annuale di commemorazione, che si tiene ininterrottamente dal 1993. Anno in cui, con deliberazione della Giunta comunale (n. 986/14.12.1993), oltre all’acquisto degli ulivi messi a dimora sul terreno si dispone ufficialmente di celebrare una commemorazione ufficiale dei quattro legionari cecoslovacchi ogni anno, nella domenica successiva al 22 settembre. Nel corso di questi ultimi anni, abbiamo avuto costantemente il piacere di ospitare l’Addetto Militare ed Aeronautico di stanza presso l’Ambasciata di Roma e talvolta anche il Console di stanza a Milano – fino alla soppressione del Consolato.

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