Finito il ponte pasquale e accantonate le “mini ferie primaverili”, è allo start il “progetto vacanze lunghe”. Operatori turistici, alberghieri, commerciali, lo hanno elaborato sulla scorta di indicazioni e imbeccate fornite dal quadro della realtà gardesana che ha registrato 22 milioni di aficionados nel 2001. Il fine è di assecondare al massimo gusti e tendenze di chi sceglie il grande lago. Spulciando i dati, gli addetti turistici hanno recepito che il Garda rimane il fiore all’occhiello delle migrazioni mitteleuropee, 60% del movimento estero. I più numerosi sono i tedeschi, dietro i quali troviamo i britannici e gli olandesi. Con valori più bassi, austriaci, scandinavi, belgi, francesi, americani e giapponesi. I vacanzieri d’Oriente sono in notevole crescita, specie a Limone e Riva. Il periodo delle ferie, per alemanni e austriaci, è da marzo a ottobre; per i sudditi della regina Elisabetta II, da marzo a settembre; per gli olandesi, in luglio e agosto. Gli italiani preferiscono le rive lombarde; i mitteleuropei, quelle veneta e tridentina. Limone e Sirmione hanno circa le stesse presenze; sulle coste tridentina e veneta, l’italiano è quasi la mosca bianca; sulla riviera degli ulivi, abbondano i tedeschi e scarseggiano i turisti nazionali. La concentrazione britannica si trova a Riva. I giovani olandesi prediligono le sponde lombarda e veneta.
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Finito il ponte pasquale e accantonate le "mini ferie primaverili", è allo start il "progetto vacanze lunghe".
Sul Garda gli europei d’Oltralpe si spartiscono il bottino del relax
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