mercoledì, Maggio 1, 2024
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La «Perla del Garda» è tornata ad ottenere il prestigioso riconoscimento europeo. Premiata la qualità dell’ambiente e dell’offerta turistica

Sul lago sventola bandiera blu

Torna a sventolare su Sirmione la Bandiera Blu europea. La notizia era nell’aria, c’era un cauto ottimismo, ma soltanto ieri a Roma il sindaco Maurizio Ferrari ha potuto ricevere dalla Fee, la Foundation for Environmental Education, l’attestato che riconosce formalmente l’assegnazione della bandiera: è un premio prestigioso alla qualità della vita e dell’ambiente, una medaglia che vale oro per una località turistica. La bandiera torna a Sirmione dopo un anno di assenza. Nel 2001, infatti, fu tolta perchè un banale quanto sfortunato incidente al depuratore, fece saltare uno dei requisiti prevalenti: la balneabilità delle spiagge. Esattamente furono due le spiagge che causarono la perdita del riconoscimento: un’occasionale rottura di un collettore di scarico e le forti piogge di quella primavera fecero raggiungere la saturazione di deflusso, con conseguenti sversamenti a lago dagli scolmatori di piena gestiti dall’Azienda Garda Uno. Fu un incidente vero e proprio, una jella autentica. La bandiera blu, conquistata appena l’anno prima, veniva ammainata. Oggi, però, la penisola scaligera se n’è riappropriata, unica località in Lombardia. La sola Cannobio, in Piemonte, divide con Sirmione questo straordinario primato in Italia. Per raggiungere questo traguardo non basta, però, allineare tutte le spiagge balneabili. Occorrono, infatti, altri parametri, altri requisiti, una sorta di scalini che bisogna superare a fatica. La bandiera blu europea viene infatti attribuita solo se si vanta una perfetta depurazione delle acque reflue ed un’efficiente rete fognaria su tutto il territorio comunale, se si possiede un servizio di raccolta differenziata, delle aree pedonali, delle piste ciclabili, delle aree verdi e dei divieti di accesso alle spiagge per gli autoveicoli. E ancora, se la località offre un arredo urbano curato, degli stabilimenti balneari ben custoditi e dotati di servizi e comfort, quindi degli spazi dedicati ai corsi di educazione ambientale rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani, una pubblicità obbligatoria con affissione pubblica dei dati sulla balneazione. Inoltre, si guarda se sono dislocate strutture alberghiere moderne con servizi di pubblica utilità, aree protette, informazioni turistiche e una presenza di attività di pesca ben inserita nel contesto della località. Ebbene, Sirmione, grazie all’impegno delle sue amministrazioni, è riuscita a presentare tutti questi requisiti, ovviamente verificati dai rigidi tecnici della Fee (la federazione europea che cura la stesura del concorsor), durante i sopralluoghi e attraverso la documentazione che l’ufficio comunale diretto da Gabriele Busti e il Centro di Rilevamento Ambientale con Eugenio Zilioli e Luca Fila, gli avevano spedito da tempo. Ora per Sirmione si riapre una stagione d’oro. La bandiera europea, inutile sottolinearlo, provoca un ritorno di immagine e di promozione di straordinario valore. I turisti sono molto interessati a questi dati, basta vedere questo tipo di notizia quale interesse riesce a suscitare. Perchè la bandiera blu ha la sua importanza strategica, in quanto non ‘è solo distintivo di spiagge pulite, come abbiamo visto, ma un segno di iniziative di carattere ambientale. Sirmione, dunque, regina del lago di Garda. Ma ecco una domanda: tutte le altre località cosa fanno? Ad esempio, perchè altrove non si prendono decisioni come ha preso la giunta Ferrari, a proposito dell’istituzione del bus navetta per ridurre l’inquinamento?

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