Scatta sabato il divieto al traffico pesante sulla Gardesana orientale. Come ogni anno, con l’avvio della stagione turistica e in concomitanza con le festività pasquali con conseguente inevitabile aumento dei mezzi in transito, sarà impedito ai tir eccedenti le 7,5 tonnellate, di circolare sulla litoranea che da Peschiera arriva in territorio trentino. Il divieto, esteso all’intera giornata di 24 ore, rimarrà in vigore fino a mercoledì 31 ottobre.Sono esclusi dal divieto i veicoli destinati al carico e scarico di merci connesse all’attività e al fabbisogno delle comunità rivierasche, i mezzi adibiti a pubblico servizio per interventi urgenti o di emergenza, militari, per comprovate necessità di servizio e delle forze della polizia oltre ovviamente alle autocisterne adibite al trasporto di carburanti e combustibili liquidi o gassossi destinati alla distribuzione e consumo.I bisonti della strada dovranno quindi seguire i percorsi alternativi autostradali ed eventualmente entrare o uscire dai caselli di Affi e Peschiera, collegati tra loro dalla tangenziale. Il decreto del prefetto di Verona Italia Fortunati si fa forte delle delibere di Giunta dei comuni rivieraschi, da sempre favorevoli alla chiusura della strada regionale 249 Gardesana orientale e dall’ok al divieto espresso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.Una battaglia, quella della chiusura della Gardesana ai mezzi pesanti, da anni portata avanti dalla Comunità del Garda che si fa portavoce nelle sedi competenti di tutti i comuni rivieraschi, a ragione preoccupati dal pericolo che può provocare, lungo un’arteria nei mesi turistici di per sé già caotica e insufficiente a sostenere il traffico leggero, il passaggio dei bisonti della strada. «Purtroppo nonostante decenni di richieste non si è mai riusciti ad estendere a tutto l’anno il divieto di transito per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate», afferma Giuseppe Lorenzini, presidente in scadenza di mandato dell’Ugav, unione gardesana albergatori veronesi che raggruppa quasi quattrocento strutture alberghiere dislocate sulla Riviera degli Olivi. «Il passaggio di quei Tir nei mesi invernali impedisce di fatto la possibilità di promuovere il nostro territorio come luogo ideale per le attività sportive collegate al ciclismo: considerato il clima mite, nei mesi invernali si potrebbe sviluppare il segmento collegato al ritiro delle squadre professionistiche del mondo delle due ruote sulle sponde del Garda. Queste società invece continuano a preferire località spagnole come Ibiza. Purtroppo tutto ciò è difficile da pianificare se lungo la litoranea, da novembre a marzo, continueranno a sfrecciare tir che al loro passaggio fanno tremare i vetri delle case a ridosso della Gardesana».